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La configurazione ottimale per il freddo sull'Italia!

Si parla tanto di alte pressioni di blocco, depressioni "al posto giusto", meridianizzazione. Cerchiamo di analizzare come dovrebbero essere disposti i centri barici per avere un'ondata di freddo sull'Italia.

In primo piano - 23 Febbraio 2007, ore 10.22

L'inverno 2006-2007 entrerà negli annali della storia come il più mite di sempre! La natura difficilmente riuscirà a fare peggio di così nei prossimi anni. In poche parole, quest'anno non abbiamo avuto un'irruzione fredda degna di questo nome. Questo è a dir poco singolare; anche nel famoso 89-90 un po' di freddo si era comunque fatto sentire. In verità, la natura ha provato a far cambiare le cose, ma la disposizione delle configurazioni bariche a scala europea non ha mai consentito l'avvio della stagione. Come dovrebbero essere disposti i centri di alta e di bassa pressione per consentire al freddo di arrivare su di noi? Per capire meglio il tutto, conviene iniziare il discorso con un'analisi ad ampio raggio. In ogni stagione fredda, le fonti di calore presenti a scala europea sono in sostanza due: l'Oceano Atlantico e il Continente Africano. Di conseguenza, se si vuole il freddo, è necessario bloccare in primis questi 2 "caloriferi" con opportuni stratagemmi. Le "sorgenti" del freddo sono anch'esse due: la prima è il Polo, mentre la seconda, molto più importante, è la Siberia. Già così si capisce molto bene che sull'Italia il caldo è a due passi, mentre il freddo deve compiere lunghi percorsi per arrivare a destinazione. L'Oceano Atlantico manda sempre i suoi messaggi miti verso il nostro Continente, è nella regola delle cose. Le masse d'aria tendono a muoversi con più facilità da ovest verso est a causa della rotazione terrestre e la forza di Coriolis. Per bloccare il flusso è necessario un ostacolo, un macigno che obblighi le correnti a fare lunghi giri, con conseguente raffreddamento delle stesse. I "macigni" in meteorologia sono gli anticicloni; di conseguenza per bloccare il flusso da ovest serve senza dubbio un'alta pressione forte e salda. Il suo posizionamento, però, deve essere tale da non sconfinare sul Bacino del Mediterraneo, altrimenti il blocco risulta troppo invadente, con pochi "freddi effetti" su di noi. Se l'alta pressione si posiziona bene, ovvero tra il vicino Atlantico e le Isole Britanniche, essa è quasi sempre "bilanciata" da una depressione tra il Mar Ionio, la Grecia e la ex Iugoslavia. Le masse d'aria nelle depressioni scorrono in senso antiorario, quindi la depressione in questione avrebbe tutte le carte in regola per pescare aria fredda dalle alte latitudini e nei casi più estremi addirittura dalla Siberia! Con il flusso da ovest bloccato (o meglio deviato verso nord dall'alta pressione in Atlantico), le correnti fredde da nord est non troverebbero interferenze nell'avanzare verso la nostra Penisola. Quando un'ondata di freddo si attenua? Quando il blocco atlantico si sgretola, ovvero quando l'alta pressione non ha più la forza di "stare in piedi" ad ovest della Penisola. Le correnti occidentali, di conseguenza, piegano il cuneo portante e lo fanno coricare su di noi. In questo caso l'Italia passa dal freddo all'alta pressione, senza più avere conseguenze in futuro.

Autore : Paolo Bonino

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