Si avvicina lentamente la scadenza previsionale, ma i dubbi non si risolvono. Stiamo parlando della colata fredda che colpira una buona fetta del Vecchio Continente nel corso della prossima settimana.
La presenza dell'arco alpino complicherà, come sempre, l'avanzata del freddo verso il Mediterraneo, tant'è vero che molte elaborazioni propendono per un giro "largo" delle correnti, in direzione dell'Europa centrale ed occidentale. L'aria fredda riuscirebbe a penetrare poi anche nel Mediterraneo, ma a quel punto potrebbe essersi in parte già "stemperata".
Ribadiamo, comunque, che sussistono ancora dubbi su quanto possa essere coinvolta la nostra Penisola. In poche parole su quanto potrà fare freddo e di quanto si abbasserà il limite delle nevicate.
Al momento, la linea più gettonata è la seguente, ovvero la formazione di un minimo sottovento alla catena alpina, con l'aria fredda a colpire i Paesi oltralpe.
Tra lunedì e martedì della settimana prossima l'aria gelida raggiungerà il Baltico, per poi virare verso sud-ovest mercoledì, coinvolgendo direttamente la Germania, la Francia e il Regno Unito.
Su queste nazioni avremo con molta probabilità un brusco ritorno della stagione invernale, con gelate e neve anche in pianura. Successivamente, verrà coinvolta anche la parte orientale della Spagna.
Per l'Italia sarà determinante la posizione del minimo da contrasto che sicuramente si verrà a creare sul Mare Nostrum. Per avere una buona entrata del freddo, la depressione dovrebbe formarsi più a sud, non in prossimità del Mar Ligure o dell'alto Tirreno, come visto oggi da molte elabrazioni.
Questa seconda cartina mette in evidenza una posizione ottimale del minimo di pressione, che farebbe entrare il freddo dalla Porta della Bora direttamente sul nord Italia, con pochi "stemperamenti".
Nei prossimi giorni vedremo quale linea verrà seguita dalle elaborazioni.