Il vortice polare che rallenta e spegne gli ardori della corrente a getto, l'indice NAO indeciso, la disposizione delle figure bariche, l'andamento simile tra l'inverno 2009 e quello del 2010, fanno pensare che anche la primavera 2010 possa risultare mite, seppur dinamica, com quella dello scorso anno.
A fronte di un quantitativo di neve sulle Alpi comunque notevolmente inferiori a quello dello scorso anno, questo certamente nuocerebbe alla salute dei ghiacciai. L'anno scorso, come ricorderete, l'eccezionale stagione bianca sulle Alpi, va vanificata da una primavera e soprattutto da un'estate calda, specie l'agosto.
Gli assetti barici disegnati stamane dalle carte lasciano spesso il Mediterraneo in balia delle correnti occidentali e meridionali, questo non depone per raffreddamenti.
Resteremo sopra la media sino al prossimo week-end, poi forse le temperature caleranno un po'. Ancora non si esclude un po' di freddo per la settimana di Pasqua, ma le Alpi faranno probabilmente da scudo alle velleità dell'aria artica marittima.
Difficile dire se l'estate avrà poi una partenza prematura a maggio, cosa comunque ampiamente possibile.
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