Lungo il bordo di un anticiclone centrato sulle Isole Britanniche potrebbe concretizzarsi una massiccia irruzione di aria fredda, che è stata notevolmente rinvigorita dagli ultimi runs modellistici e sulla quale val la pena di soffermarsi.
A seguito del peggioramento in arrivo sull'Italia tra mercoledì e giovedì a causa di una depressione in movimento dal Portogallo ai Balcani, una massa d'aria fredda raggiungerà il centro Europa dalla Scandinavia con l'obiettivo di penetrare anche nel Mediterraneo nella giornata di venerdì.
Il kaos modellistico rende impossibile prevederne le conseguenze:
1 c'è chi vede l'ingresso più occidentale
2 chi più orientale
3 chi più nord
4 chi più da est
Logico che in questo marasma crollano tutte le certezze previsionali, ciò che sembra comunque possibile è un marcato intervento dell'aria fredda alle nostre latitudini a partire da venerdì e almeno sino a lunedì o martedì della prossima settimana.
Per puro diletto invece proviamo a fornirvi una delle soluzioni: dopo l'ingresso freddo di venerdì con effetti soprattutto in termini di un abbassamento termico e di qualche spolverata di neve su nord Appennino e quote collinari delle regioni centrali adriatiche, domenica un'altra goccia fredda sarebbe deputata a sfondare maggiormente verso ovest interessando dapprima le regioni settentrionali con rovesci di neve sino in pianura, coadiuvati dalla presenza di un minimo al suolo sul medio-basso Tirreno ma sufficientemente largo da coinvolgere anche il nord.
Successivamente il vortice piomberebbe sull'Italia centrale e, pur attenuato, sarebbe in grado di dispensare neve a quote basse (400-500m) su gran parte della dorsale appenninica.
Insomma il Generale Inverno chiuderebbe i battenti con una bella e convincente sonata. Sarà davvero così?
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