00:00 21 Maggio 2015

L’instabilità si trascinerà sino a fine maggio

Mediterraneo centrale ancora vulnerabile, Italia nel mirino dei temporali.

Per l’esplosione dell’estate bisognerà attendere ancora un po‘, forse solo sino ai primi di giugno, dando insomma il tempo ai nostri ragazzi di terminare gli ultimi giorni di scuola senza patire troppo la calura tra i banchi e magari sentendo i vetri delle finestre della scuola tremare per qualche rombo di tuono. (Sempre meglio che per il cedimento imminente della struttura)

Il Mediterraneo centrale non verrà invaso con sufficiente efficacia dall’anticiclone delle Azzorre e lascerà spazio a nuove gocce fredde in discesa dal nord Europa e dirette proprio nel cuore del Mediterraneo; si tratterà di piccoli vortici in fondo, ma sufficienti a rendere il tempo instabile e mantenendo le temperature su valori nel complesso miti.

Il tempo peggiore, cioè più votato all’instabilità temporalesca, nel corso della prossima settimana dovremmo sperimentarlo tra martedì 26 e giovedì 28, quando una nuova goccia si presenterà dapprima al cospetto dell’alto Tirreno e poi scivolerà verso il meridione nell’arco di 48 ore.

Le giornate non saranno certamente votate interamente alla pioggia, semmai risulteranno variabili, con schiarite alternate ad annuvolamenti e qualche momento temporalesco anche importante e magari grandinigeno.

Questo tipo di instabilità in realtà sarebbe più tipico durante il trimestre estivo, magari nell’ambito di una pausa tra una performance anticiclonica e l’altra, invece, causa mancanza di vere perturbazioni atlantiche, la stiamo sperimentando in pieno maggio.

Cosa cambia?

Che le precipitazioni risultano necessariamente a macchia di leopardo invece di distribuirsi in modo più uniforme come sarebbe bene in questo momento per l’agricoltura.
 

Autore : Alessio Grosso