L'intenso fronte perturbato accorso in Italia all'inizio della settimana, lascia in eredità un profilo termico inferiore alla media del periodo su diverse delle nostre regioni italiane. Il caldo dei giorni scorsi sembra ora uno sbiadito ricordo, sotto i colpi di una ventilazione fresca e secca di Maestrale e Tramontana che ormai da diverse ore attraversa il nostro Paese. Anche a livello generale europeo la situazione atmosferica risulta profondamente mutata; sparisce completamente qualsiasi velleità anticiclonica africana, sostituita dalla presenza, oseremo dire "
imperante " dell'anticiclone delle Azzorre sui settori occidentali d'Europa.
Quest'ultimo risulta collocato in posizione fortemente sbilanciata verso nord, agevolando l'instaurazione di una circolazione settentrionale di venti che interesserà ancora per alcuni giorni l'Europa centrale, il bacino centrale del Mediterraneo e quindi anche l'Italia. L'effetto più immediato legato alla persistenza di questo pattern, comprenderà il mantenimento delle condizioni d'instabilità con effetti più marcati sul tempo delle regioni centrali e meridionali, anche se non mancheranno ulteriori contributi precipitativi per le regioni del nord. Il quadro termico resterà ancorato su valori in media col periodo stagionale, tenderanno pertanto a risalire rispetto ai valori attuali che hanno presentato alcuni considerevoli picchi inferiori alla media.
Con l'arrivo degli ultimissimi giorni di maggio, l'alta pressione oceanica tenterebbe di espandersi verso il Mediterraneo centrale, portando come effetto immediato, una progressiva attenuazione dell'instabilità. A quel punto precipitazioni e temporali a prevalente evoluzione diurna, potrebbero manifestarsi soltanto sui settori interni del Paese ( Alpi - Prealpi ed Appennino). Mancherebbe il contributo caldo africano alle quote superiori, la colonnina di mercurio resterebbe pertanto attestata su valori gradevoli.
Alcune previsioni deterministiche del modello americano, mettono tuttavia in evidenza la possibilità d'avere un'ingerenza instabile oceanica, con effetti che potrebbero ancora una volta riguardare i settori settentrionali del Paese. Questa tendenza necessita ancora di conferme.