Una figura piuttosto vistosa di BASSA pressione, spedisce di gran carriera alcuni sistemi perturbati sul bacino centrale del Mediterraneo, laddove ritroviamo in azione già in queste ore la prima perturbazione che ha investito le regioni settentrionali ed i versanti del medio/alto Tirreno. Una seconda perturbazione attraverserà l'Italia, colpendo i medesimi settori nella giornata di sabato 4 febbraio, mentre tra domenica 5 e lunedì 6, il terzo impulso della serie porterà con sè nuove manifestazioni d'instabilità sulle regioni centrali e meridionali.
Medio termine: la formazione di un vistoso anticiclone sulla Penisola Scandinava.
Confermata da questi ultimi aggiornamenti, una fortissima pulsazione dinamica in troposfera che porterà alla formazione di una figura di alta pressione collocata in sede scandinava. Un ampio movimento antizonale trascinerà con sè masse d'aria fredda di origine continentale che sopraggiungeranno senza troppi problemi a ridosso dell'Europa centro-orientale.
Parte di questo freddo potrebbe riuscire ad interessare anche il bacino del Mediterraneo con un certo raffreddamento della temperatura che si farebbe sentire da mercoledì 8 febbraio in avanti sulle nostre regioni settentrionali. Questo nuovo riassetto delle figure bariche sull'Europa, riporterebbe le figure di bassa pressione nuovamente sui settori di basso Mediterraneo, laddove troveremo ancora le maggiori cumulate precipitative sulle regioni dell'Italia meridionale.
Al nord prenderebbe nuovamente il via un trend un po' più secco, con una ventilazione prevalente di Grecale/Tramontana.
Assai complessa anche la circolazione prevista in ambito generale europeo, avremo infatti a che fare con delle continue intrusioni d'aria calda rivolte alle latitudini settentrionali dell'oceano e dell'Europa, mentre l'Europa centrale sarebbe interessata da una figura depressionaria "ibrida", con una evidente componente termica negli strati prossimi al suolo che garantirebbe ancora valori di gelo su buona parte del continente.
Da confermare.
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