La compagnia americana Tyson Foods produce più gas inquinanti di una delle maggiori fabbriche di automobili. Secondo lo studio di una agenzia ambientale svizzera, la Centre Info, tale impatto sarebbe dovuto soprattutto alla produzione industriale di carne e macinati.
Secondo lo studio, la Tyson ha prodotto lo scorso anno 1.600 unità di anidride carbonica rispetto alle 2.000 unità prodotte dalle macchine
più ecologiche delle grandi case automobilistiche europee, e le 900 unità si uno dei più noti gruppi lattieri Italiani. Centre Info ha considerato l'intero ciclo di vita dei prodotti, con particolare attenzione ai processi di lavorazione della carne e la grande quantità di metano prodotto naturalmente dai bovini (il metano, un potente gas serra, emesso da bovini e ovini, per flatulenza e/o eruttazione, contribuisce in modo consistente all'aumento dell'effetto serra).
Il risultato ha mostrato come un chilo di fettine di vitello produca più emissioni di gas inquinanti che una macchina in viaggio per 220 chilometri. Un chilo di maiale è equivalente invece ad un viaggio di 20 km, mentre un chilo di pollo a 10 km. Per quanto riguarda i prodotti a base di latte, un chilo di yogurt equivale a circa 8 km. In base ad un rapporto diffuso lo scorso anno dalla FAO, l'industria
internazionale della carne genera circa il 18% delle emissioni di gas serra mondiali, persino più dei mezzi di trasporto.
Molte di queste emissioni derivano dal protossido di azoto del letame e dal metano, cioè, per meglio dire, dalla digestione del bovino (il metano ha un effetto riscaldante 23 volte quello del carbone, mentre il protossido di azoto ben 293 volte).
Considerando che ci sono un miliardo e cinquecento milioni tra bovini e bisonti sul pianeta, insieme a un miliardo e settecento milioni di
pecore e capre, secondo una ricerca effettuata dall'Università di Chicago, una alimentazione vegetariana ridurrebbe l'inquinamento alimentare fino a una tonnellata e mezza di anidride carbonica l'anno.
In Australia, dove i gas emessi dai bovini contribuiscono ad oltre il 12% delle emissioni di gas a effetto serra (circa 27 milioni di capi, producono circa tre milioni di tonnellate di metano l'anno, secondo il Centro di Ricerca della Cooperativa dei Bovini), alcuni ambientalisti hanno sollecitato il governo australiano a ridurre le emissioni di gas di almeno il 60% entro il 2050. "L'interno di una mucca è come una fabbrica di birra, il cibo viene fermentato e poi viene espulso gas metano".
Gli scienziati del centro stanno studiando un metodo per ridurre la produzione di metano delle mucche, alterando l'alimentazione e i metodi di allevamento, che potrebbe ridurre le emissioni di metano di circa il 20% per mucca entro il 2012.