00:00 10 Gennaio 2006

L’esperto: “dopo la metà del mese qualche cambiamento”

Tradizionale intervista settimanale ad Alessio Grosso.

REDAZIONE: allora Grosso, fa un freddo normale per gennaio ma il tempo è come si fosse un po’ calmato dopo le sfuriate del dicembre.
GROSSO: beh, c’era da aspettarselo, dopo l’epifania generalmente negli ultimi anni il tempo ha spesso subito una fase di stanca, anche se per la verità sul nostro meridione rimane piuttosto vivace.

REDAZIONE: e cosa dobbiamo aspettarci nel breve e nel medio termine?
GROSSO: beh, sino a metà mese un tempo simile a quello che stiamo vivendo con qualche gelata mattutina al nord e al centro e un po’ di instabilità al meridione. Dal week-end invece il lento avvicinamento di una perturbazione inserita in una saccatura atlantica potrebbe creare le premesse di un moderato cambiamento.

REDAZIONE: e si tratterà di una svolta?
GROSSO: certamente quel passaggio aprirà prospettive diverse che al momento rimangono pure supposizioni:
-è possibile che si formi una depressione che resterà a farci compagnia per giorni nel Mediterraneo
-è possibile che si apra la strada atlantica ma con una corrente a getto troppo tesa e dunque con correnti da ovest miti che farebbero gridare ad un inverno finito.

REDAZIONE: il grande freddo insomma resta lontano?
GROSSO: diciamo che resta sbilanciato in Asia, perchè nemmeno gli Stati Uniti stanno sperimentando un grande freddo. Quando la corrente a getto rallenterà comunque non è detto che il freddo non ci piombi addosso all’improvviso. Direi però, ma sarebbe divertente essere smentito, che almeno per la restante parte di gennaio ci sono poche probabilità che questo accada.

REDAZIONE: e le montagne olimpiche riceveranno la neve?
GROSSO: le prospettive non sono favolose ma mancano ancora alcune settimane, tra il 17 e il 20 qualche precipitazione si vede ma non vorrei fare illudere nessuno.
Autore : Alessio Grosso