00:00 13 Gennaio 2005

L’esperto: anticiclone sempre più ingombrante per la dinamicità climatica sul nostro Paese

Tradizionale intervista settimanale ad Alessio Grosso, Caporedattore di MeteoLive dal febbraio del 2000.

REDAZIONE: allora Grosso, l’Italia sonnecchia sotto l’anticiclone di gennaio cn le sue nebbie, le nubi basse e i soliti veleni cittadini, ma anche il gran sole delle Alpi, quasi tutti sembrano contenti che l’inverno trascorra così…

GROSSO: non credo che ci sia una maggioranza così schiacciante che faccia il tifo per questa congiuntura meteorologica, peraltro sempre più ricorrente negli ultimi 20 anni, salvo alcune eccezioni. Sono contenti, o restano indifferenti, coloro che prestano poca attenzione agli eventi meteorologici o dimostrano in genere poca simpatia per i fenomeni atmosferici, molti altri, spero la maggior parte invece ha intuito che la staticità che presenta una situazione anticiclonica in qualunque stagione, ma soprattutto d’inverno, se si protrae a lungo porta con sè diversi problemi, primo fra tutti quello dell’accumulo degli inquinanti ma anche la penuria di neve in montagna che costringe gli operatori turistici a fare largo uso di cannoni, ma la striscia di neve con il marrone interno (sembra la pubblicità di una caramella) non credo soddisfi molto i veri amanti della natura.

REDAZIONE: e ovviamente i ghiacciai ne soffrono…

GROSSO: si, anche se l’importante sarebbe almeno che facesse freddo, non è questo il periodo in cui i ghiacciai devono essere riforniti con masse di neve importanti, quanto il tardo periodo invernale e quello primaverile. Certo se questa situazione si protraesse ancora a lungo, diciamo per tutto il mese di febbraio, allora veramente ci sarebbe di che preoccuparsi.

REDAZIONE: e come andranno le cose? Cosa possiamo dire in merito all’irruzione fredda attesa per il week-end?

GROSSO: possiamo dire che darà ossigeno all’inverno e anche a noi, nel senso più vero del termine. Ci farà respirare meglio in città; la porta dell’Adriatico è ormai l’unica che l’aria fredda sembra riuscire a percorrere per evitare di incappare nelle grinfie dell’anticiclone; finisce così che a ritrovare la neve solo le regioni appenniniche del versante adriatico, anche quelle meridionali e che una spruzzata la vedono persino gli amici pugliesi, mentre sul Tirreno seguita a splendere il sole così come al nord.

REDAZIONE: sarà l’inizio di un vero cambiamento del tempo? Di una svolta?

GROSSO: non proprio purtroppo perchè l’alta pressione delle Azzorre, pungolata dalla velocità della corrente a getto, risultante oltretutto di una iperattività del Vortice Polare, si getterà nuovamente alla conquista della Penisola, riportando stabilità per almeno altri 3-4 giorni a partire da martedì.

REDAZIONE: insomma le vere anomalie conclamate sono proprio queste: anticiclone sempre più pachidermico che plasma inverni sempre più stabili sul Mediterraneo e un Vortice Polare sempre più scatenato.

GROSSO: assolutamente si, tanto è vero che l’Europa settentrionale, dove agiscono schiacciate tutte le depressioni è diventata in queste settimane sede di tempeste di vento, temperature estremamente miti per il periodo, come già nelle famose stagioni 88-89 e 89-90 con “caldo” anche a Mosca; più di qualcuno dice che tutto sia frutto dell’aumento della concentrazione di anidride carbonica nell’aria ma se ne parla in verità solo qui in Europa, negli States l’inverno continua tranquillamente con le sue temperature altalenanti, dal caldo al freddo nel giro di 24 ore e viceversa. E’ qui cito nuovamente una frase ormai sulla bocca di tutti, che mi vanto di aver lanciato: per questo forse Bush non ne vuole sapere di ratificare il Protocollo di Kyoto, altro che Haarp…
Autore : Redazione MeteoLive