00:00 13 Marzo 2009

L’ENEL: cattureremo l’anidride carbonica, stop alle emissioni

Novità sull'ambiente e le tecnologie.

Dal 2012 in Italia avremo centrali a carbone e a gas completamente pulite e senza emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera.

Il tutto con un programma accelerato da 10 miliardi di euro, e dodici siti pilota in Europa.

Il club europeo della Zep, Zero emission platform (in pratica tutti i big dell’elettricità europea) ha lanciato la sua sfida contro la presunta crisi climatica.

L’arma sarà la Ccs (Carbon captare and storage), un complesso di tecnologie che vanno da impianti innovativi, a bocca di centrale, per catturare l’anidride carbonica (e micropolveri), il loro trasporto e infine lo stoccaggio profondo in aree geologiche appropriate.

L’Enel è uno dei soci fondatori di Zep. Investirà nei prossimi anni oltre 300 milioni di euro in due impianti pilota a Brindisi. Il primo per il trattamento dei fumi di centrale, il secondo per sperimentare un processo di combustione dell’Ansaldo-Itea (l’Oxifuel, una miscela di carbone e acqua bruciata in ambiente di ossigeno puro) in grado di generare energia ma di emettere solo Co2 pura, quindi processabile e immagazzinabile.

Non solo.
Insieme ai geologi dell’Istituto nazionale di vulcanologia sono stati individuati, a grandi linee, i possibili depositi sotterranei di Co2. Il primo candidato, per la centrale di Civitavecchia, è il pozzo Matilde, un’area off-shore con capacità di immagazzinare 20 anni di emissioni della centrale. Quindi zone, ancora allo studio, del Nord Adriatico e dello Ionio.

Con un programma di trasformazione progressiva delle centrali a carbone che decollerà dal 2012, con la seconda versione del Protocollo di Kyoto che – promettono alla Ue – includerà a pieno titolo il sequestro profondo della Co2 tra le opzioni incentivate (attraverso certificati verdi) alla stregua delle fonti rinnovabili.
Autore : Report da Il Sole 24 Ore