00:00 17 Ottobre 2003

L’Effetto Serra “rischia” di restare a secco…

Le attuali stime delle riserve di olio e gas naturale potrebbero essere errate.

Gli scenari più catastrofici legati al riscaldamento globale non si materializzeranno, in quanto il petrolio e il gas naturale si esauriranno molto prima: sono le controverse conclusioni di un’analisi presentata sulla rivista “New Scientist” da tre ricercatori dell’Università di Uppsala, in Svezia.

Gli autori sostengono che tutto il combustibile fossile sarà già stato consumato prima che nell’atmosfera si accumuli abbastanza biossido di carbonio da far avverare le ipotesi più pessimistiche, che prevedono la fusione delle calotte di ghiaccio e temperature insostenibili.

Gli scienziati dell’Intergovernamental Panel on Climate Change (IPCC), le cui previsioni avevano dato, fra l’altro, una spinta al Protocollo di Kyoto del 1997, il patto che obbliga le nazioni che lo ratificano a ridurre le emissioni di CO2, difendono i loro dati e affermano di aver considerato varie possibilità per quanto riguarda le stime delle riserve di petrolio e di gas. Ma i geologi Anders Sivertsson, Kjell Aleklett e Colin Campbell sono convinti che non sia rimasto abbastanza petrolio né gas da far avverare nemmeno il più prudente dei 40 scenari ipotizzati dall’IPCC.

Quasi tutti gli esperti ritengono che le riserve di olio e gas naturale raggiungeranno un picco attorno al 2010.

Ma i tre ricercatori di Uppsala sostengono che le riserve di olio e gas combinate ammontano all’equivalente di circa 3.500 miliardi di barili di petrolio, considerevolmente meno dei 5.000 miliardi di barili stimati nel modello più ottimistico dell’IPCC. Lo scenario peggiore, che invece prevede 18.000 miliardi di barili, sarebbe “completamente irrealistico” secondo Aleklett.
(Fonte: Le Scienze)

Massimiliano Santini (Marvel)
Autore : Report di Massimiliano Santini (Marvel)