00:00 9 Aprile 2010

L’aria fredda spegne sul nascere i primi corteggiamenti dell’estate alla primavera

Provvidenziale inserimento dei venti da est nel corso del fine settimana.

Il ridimensionamento termico del fine settimana è una sorta di escamotage della natura per preservare la primavera, per non svenderla subito all’estate. In una situazione simile infatti il rischio era di ritrovarsi rapidamente con le maniche corte.

Cosa c’è di male direte voi. Il problema è che aprile non è un mese estivo. Queste temperature sono perfette ora per favorire il risveglio vegetativo, ma in un contesto di scarsa ventilazione e di forte insolazione, le aree urbane a clima continentale finirebbero per diventare presto isole calde.

Per l’estate dunque c’è ancora tempo. I venti da est freddi, che soffieranno soprattutto al nord e in Adriatico tra sabato sera e lunedì saranno lì a ricordarcelo. L’instabilità è una peculiarità della primavera e come tale va vista e vissuta, senza drammi.

Un bell’acquazzone pomeridiano rende anche meno monotona la giornata, pulisce l’aria e ci restituisce i contrasti del paesaggio. Impariamo ad apprezzare questi fenomeni, anche se viviamo accerchiati dal cemento.

La fase instabile potrebbe esaurirsi entro giovedì, oppure arricchirsi di nuovi episodi. La situazione è molto incerta, seguite gli aggiornamenti.

Autore : Alessio Grosso