00:00 21 Novembre 2015

L’aria fredda muove verso il Mediterraneo: parentesi invernale sull’Italia

Una massa d'aria fredda di origine artica, apporta un sensibile cambiamento del tempo sull'intero continente; ecco quali saranno le manovre della vasta circolazione di bassa pressione sull'Europa.

Ormai ci siamo, in queste ore l’aria fredda proveniente dalle latitudini artiche, entra in modo deciso sul bacino del Mediterraneo, apportando instabilità e calo termico anche alle latitudini meridionali europee. A portare questa situazione, un rallentamento della corrente a getto che consente in questi giorni la strutturazione di una figura più organizzata di bassa pressione diretta alle latitudini meridionali d’Europa. Spostando il nostro sguardo al comparto atlantico, abbiamo infatti come controrisposta un’effimera risalita d’aria calda che andrà attenuandosi già con l’inizio della settimana prossima, presagio ad una nuova accelerazione della corrente a getto.

L’andamento termico generale di questa mensilità novembrina verrà ricordato a lungo per i valori eccezionalmente tiepidi che hanno avuto libero sfogo di manifestarsi su quasi tutta l’Europa. Le anomalie termiche positive sono state particolarmente eclatanti sulla Penisola Scandinava ed i settori centro-orientali europei, risultando più vicine alla media sui settori occidentali e l’oceano Atlantico.

Questa ondata di freddo avrà il merito di attenuare almeno in parte questo bilancio termico fortemente positivo, anche se non sarà sufficiente ad appianarlo del tutto. A fare notizia non sono soltanto le temperature ma anche i dati della pioggia; registriamo infatti dei consistenti deficit negativi su vaste zone dell’Europa meridionale. In ambito italiano a farne le spese, sperimentando un trend avaro di pioggia sono soprattutto le regioni del nord.

Uno sguardo al tempo di questi giorni; dove farà più freddo? Dove pioverà di più?

Come anticicipato, faremo passi in avanti sotto il punto di vista termico, attesa infatti una flessione della temperatura piuttosto considerevole alle quote superiori, superiore anche ai 10°C. Se ne accorgeranno gli abitanti di Alpi ed Appennino soprattutto dalla prossima notte. A livello del suolo la diminuzione più decisa della temperatura si avvertirà invece nella notte tra lunedì 23 e martedì 24 novembre, con valori termici anche sottozero nelle valli interne e lontane dal mare, nonchè sulla pianura padana. Flessione termica più contenuta al meridione.

Sotto il punto di vista delle precipitazioni continueremo invece a vivere una fase secca sulle regioni settentrionali, le uniche precipitazioni sono infatti attese la prossima notte investire soprattutto l’area appenninica tosco-emiliana con neve sin sotto i 1000 metri. Sui settori sopraccitati, rapido miglioramento già da domani. Nubi e precipitazioni che nei prossimi giorni si concentreranno (insistendo) al centro-sud, con frequenti rovesci e temporali.

Uno sguardo all’evoluzione successiva nel breve aggiornamento della sera.

Autore : William Demasi