00:00 24 Novembre 2015

L’alta pressione riconquista il terreno perduto ma solo con gradualità

L'anticiclone tornerà a conquistare il bacino del Mediterraneo ma l'instabilità sul nostro Paese persisterà ancora diversi giorni, attardandosi sulle estreme regioni meridionali sino a martedì 1 dicembre.

In queste ore assistiamo ad un generale miglioramento delle condizioni atmosferiche su quasi tutto il Paese; si esauriscono gli ultimi annuvolamenti appartenenti all’impulso perturbato subentrato sul Mediterraneo appena una manciata di giorni fa. Lascia in eredità un profilo termico finalmente allineato alle medie del periodo, con alcune ampie schiarite che interessano soprattutto l’Italia centrale e settentrionale.

Una parentesi destinata ad avere breve durata, sostituita da una nuova, vistosa circolazione di bassa pressione che prenderà ben presto il sopravvento, agevolata nella sua formazione dalla presenza di un "lago" a basso geopotenziale, molto favorevole all’insediamento di nuovi corpi nuvolosi.

Dalla serata di domani, mercoledì 25 novembre, ci attendiamo infatti un nuovo peggioramento del tempo sull’Italia, i primissimi fenomeni legati alla nuova offensiva perturbata si manifesteranno sui settori centro-settentrionali (alto Tirreno – mar Ligure) trasferendosi però rapidamente al centro ed al sud, laddove insisteranno per diverse giornate. Tra i momenti più perturbati dobbiamo segnalare giovedì 26 e venerdì 27 novembre, le precipitazioni più consistenti saranno confinate al centro ed al sud ma gli annuvolamenti visiteranno anche le regioni settentrionali, qui senza essere accompagnate da nessuna particolare precipitazione. 

Aumenta invece il tempo impiegato dall’atmosfera nel ricucire questo "strappo", l’alta pressione infatti, benchè spintonata verso l’Europa da una netta ripresa delle vorticità zonali, riconquisterebbe il terreno perduto con molta gradualità.

Martedì 1 dicembre il tempo sarebbe ormai migliorato sull’Europa centrale ed occidentale, compresa una buona fetta di stivale italiano ma non dappertutto; sull’Europa orientale, la penisola Balcanica ed il Mediterraneo orientale, continuerebbe infatti a persistere una "sacca" depressionaria che farebbe molta fatica ad essere riassorbita. Martedì 1 dicembre strascichi d’instabilità interesserebbero ancora le estreme regioni meridionali del Paese. 

L’alta pressione potrebbe riconquistare il Mediterraneo soltanto da mercoledì 2 dicembre,
chiudendo i ponti col passato ed imponendo sull’Europa meridionale ed il Mediterraneo una nuova parentesi di tempo stabile, calma atmosferica, inversioni termiche e scarsa dinamicità. 

Sarà davvero così? Appuntamento con l’aggiornamento serale del modello europeo.
 

Autore : William Demasi