00:00 25 Maggio 2020

L’alta pressione crollerà a fine mese? Probabile!

L'anticiclone subirà una progressione flessione nel corso dei prossimi giorni, con conseguenze instabili su molte regioni.

Non è l’anticiclone decisivo. Quello che si prende l’Italia sotto braccio e le dichiara amore spassionato per tutta l’estate. La sua influenza scemerà progressivamente con il passare dei giorni, fino a subire un profondo ridimensionamento a fine mese. Le novità non arriveranno da ovest, come ci si potrebbe aspettare, ma da est.

Si scaverà infatti un canale depressionario in grado di coinvolgere anche il nostro Paese, favorendovi un’accentuazione graduale delle condizioni di instabilità, sia pure distribuita in modo molto irregolare, qui una possibile evoluzione a livello barico prevista dal modello americano per sabato 30 maggio:

Una situazione del genere depone per lo sviluppo di numerosi temporali lungo la dorsale appenninica, sulle zone interne del centro e del sud, ma anche sul Triveneto, un po’ sottovento invece il nord-ovest, che potrebbe ricevere solo rovesci locali.

Una simile congiuntura barica però non può risultare statica per troppe ore; infatti il modello vede la rottura del legame tra la radice africana dell’anticiclone e quella scandinava già con l’esordio di giugno, con rotazione delle correnti da SW:

Ecco a questo punto spalancarsi almeno parzialmente la porta atlantica con passaggio irregolari di impulsi instabili sulla Penisola e qualche precipitazione temporalesca a carattere sparso, in un contesto termico gradevole.

In pratica l’anticiclone verrebbe "infilzato" prima da est e poi da ovest, senza riuscire a contrastare questa doppia minaccia e consegnandoci nelle mani dell’instabilità tra fine mese ed inizio giugno.

La corrente da sud ovest che si instaurerebbe nel prosieguo concentrerebbe i fenomeni sul nord e su parte delle regioni centrali, questo almeno secondo la media degli scenari del modello americano previsto per il 5 giugno, guarda:

 

Autore : Alessio Grosso