Pur non presentando clamorosi blocchi, la circolazione generale lungo l'emisfero subirà nel corso dei prossimi giorni importanti deviazioni di percorso. Una di queste interesserà proprio il Mediterraneo centrale: la forza motrice della corrente a getto verrà incanalata al largo delle coste francesi e portoghesi ad opera di una anomalia delle temperature superificali atlantiche che qui presentano una bella piscina fresca.
Per il gioco dei contrappesi ecco risalire come d'incanto dai roventi deserti algero-tunisini verso il Mediterraneo centrale una gran bolla calda. L'Italia, data la sua peculiare collocazione geografica, risentirà in modo particolare di questa situazione e , a partire dal fine settimana, inizierà a boccheggiare.
L'anticiclone, dopo la prima pompata, potrebbe ricevere un temporaneo affronto depressionario atlantico intorno a mercoledì 17 con eventuali marginali conseguenze destinate al nord, quindi una seconda imbeccata caliente da venerdì 19 a causa di un vortice in discesa libera dal mare del Labrador verso l'Atlantico centrale. Anche in questo caso la saccatura seguirà pari pari il canale preferenziale offerto dalle anomalie di temperatura. Il vortice si tufferà diretto sulle acque al largo del golfo di Biscaglia aizzando nuovamente l'africano sull'Italia.
Quando ne usciremo in buona sostanza? Quando il blocco atmosferico riuscirà a divincolarsi permettendo alle strutture perturbate atlantiche di procedere verso levante impegnando con aria nuova questa estate italiana dai calienti propositi, non prima dell'ultima decade di giugno.