Non si attenua il maltempo che sta interessando ormai da mesi l'Africa Orientale. Centinaia i morti e decine di migliaia i senza tetto tra gli stati dell'Uganda, Sudan, Kenya, Etiopia ed Eritrea.
Come riferisce l'agenzia MISNA, i danni maggiori si registrano
nell'Uganda orientale dove le piogge che insistono nella zona da oltre due mesi hanno allagato interi villaggi e distrutto i terreni
agricoli, lasciando senza tetto e mezzi di sostentamento circa 150 mila persone. Gran parte della popolazione ha cercato rifugio nelle chiese, e nelle abitazioni situate sulle colline, mentre altri hanno abbandonato le aree colpite per cercare rifugio oltre i confini del Paese. Gli allagamenti e le inondazioni causate dalle piogge persistenti hanno distrutto gran parte dei raccolti e ucciso migliaia di capi di bestiame minacciando così la sopravvivenza alimentare di oltre 1 milione e 500 mila persone. Le autorità locali e internazionali hanno sollevato preoccupazione riguardo la possibilità del diffondersi di malattie ed epidemie.
In Sudan, sei settimane di persistenti piogge hanno provocato 135 morti e quasi 600 mila sfollati. L'epidemia di colera si sta diffondendo piuttosto rapidamente in molte regioni africane in seguito alle scarse condizioni igieniche e dal sovrappopolamento dei villaggi e dei accampamenti di emergenza. La malattia ha ucciso sino ad ora 94 persone, ma dalle ultime stime il contagio potrebbe interessare migliaia di individui. Secondo le autorità del Paese le acque del Nilo e dei suoi affluenti hanno superato i livelli di allerta ed oltre un milione di persone è a rischio inondazione.
Sia l'Unione Europea che le Nazioni Unite hanno stanziato nelle ultime ore fondi che dovrebbero ammontare a circa 10 milioni di euro,
da destinare all'assistenza delle popolazioni colpite, ma la situazione risulta piuttosto allarmante.