00:00 13 Marzo 2009

Inverno: l’ultima corsa passa dopo il 20, chi riuscirà a prenderla?

Si confermano nella sostanza le quotazioni per un possibile colpo di coda dell'inverno nell'utlima decade di marzo. Gli scenari stanno pian piano evolvendo verso la soluzione tuttavia rimangono aperte ancora alcune perplessità.

Cadono gli ultimi diaframmi invernali. Ora rimane quel colpo di coda che emerge da tempo da alcune carte a lungo termine le quali sembrano voler sostanzialmente confermare l’impianto. In effetti avevamo messo in guardia dalla difficile predicibilità di questa fase, abbiamo anche fantasticato sulle probabili evoluzioni. Ora però, tornando con i piedi per terra, l’evoluzione atmosferica andrà di volta in volta parzialmente riscritta considerando ulteriori variabili, favorevoli all’ultimo (forse) exploit delle correnti fredde direttamente indirizzate dal vortice polare.

Fatto salvo il periodo che corre fino a sabato, con una prognosi di tempo buono che viene sostanzialmente confermata, fatti salvi anche i parziali disturbi che occorreranno domenica a causa di un nucleo di aria moderatamente fredda in transito in altitudine, occorre porre l’attenzione sull’evoluzione che ci attende dalla seconda metà del mese.

Tutto si svolgerà in quota ad opera di alcune infiltrazioni piuttosto fredde in arrivo dall’Europa nord-orientale, le quali punteranno come bersaglio le nostre regioni centro-meridionali. La settimana tra lunedì 16 e venerdì 20 vedrà instaurarsi dunque su queste regioni una situazione caratterizzata da una stratificazione instabile dell’aria. Ciò potrà agevolare qualche rovescio o temporale e temperature nel complesso contenute. Il tutto comunque intervallato anche da belle pause soleggiate. Tempo migliore al settentrione, maggiormente protetto dall’anticiclone.

E proprio questo sussulto anticiclonico verso l’Europa centrale potrebbe determinare la discesa di un più corposo nucleo depressionario verso l’area mediterranea dopo il 20 del mese. A partire dal weekend tra il 21 e il 22 marzo il nasone depressionario proiettato dall’Europa orientale verso il mare Nostrum potrebbe salutare con un po’ di sarcasmo l’arrivo della primavera astronomica e regalarci un discreto colpo di coda di questa produttiva stagione fredda, probabilmente l’ultimo.
Autore : Luca Angelini