REDAZIONE: Allora Savorani, si prospetta un week-end con tempo discreto su gran parte d'Italia?
SAVORANI: Il vortice freddo in quota presente sulla Grecia, tende a produrre ancora condizioni di spiccata instabilità per la giornata
odierna sulle regioni meridionali e su parte del medio versante adriatico, dove ci attendiamo ancora rovesci anche a carattere temporalesco, localmente intensi specie nel pomeriggio sui settori interni appenninici. Da domani la depressione tenderà gradualmente a dissolversi producendo gli ultimi effetti, ma con fenomeni piuttosto scarsi, sul settore ionico, mentre altrove sarà il sole il protagonista eccetto qualche disturbo sulle estreme regioni nord-occidentali.
REDAZIONE: Dalla prossima settimana quindi dovrebbe tornare il bel tempo quasi ovunque ?
SAVORANI: Nei prossimi giorni,l'Anticiclone delle Azzorre posizionato in aperto atlantico, potrebbe convogliare nuclei d'aria piuttosto
fredda verso i settori sud-occidentali europei, alimentando una depressione centrata tra le coste del Portogallo ed il Continente Africano. Si potrebbe innescare così una risalita di aria piuttosto calda proveniente dal Nord Africa, verso l'area mediterranea e la nostra Penisola, con un conseguente aumento delle temperature massime. Tuttavia, in seguito al passaggio di fronti moderatamente perturbati a nord dell'arco alpino in discesa sul settore balcanico e un successivo richiamo di deboli correnti orientali in quota, potremo assistere ad un aumento dell'instabilità pomeridiana prima sul settore alpino e prealpino, con rovesci e temporali localmente di forte intensità, per poi coinvolgere parte delle regioni centrali adriatiche e la fascia appenninica. Insomma alta pressione si, ma non troppo!
REDAZIONE: Ma quando arriveranno le piogge, quelle vere?
SAVORANI: Le ultime proiezioni dei modelli a lungo termine non vedono al momento fasi intense fasi piovose almeno sino alla fine del mese,
anche se si nota una moderata flessione termica in quota tra giovedì 24 maggio e l'ultimo week-end del mese. Si prospetta quindi un sensibile aumento dell'instabilità atmosferica e una conseguente intensificazione dei temporali pomeridiani specie in montagna, ma senza grandi accumuli.