Indonesia: Anak Krakatau cambia aspetto
Prosegue a ritmi frenetici, la storia geologica di un luogo incredibile.
Ci eravamo lasciati con la disastrosa onda di tsunami che aveva dato luogo all’ennesima tragedia umanitaria in uno dei luoghi geologicamente più attivi e pericolosi della Terra. Nello stretto della Sonda (Indonesia), l’attività eruttiva del vulcano Anak Krakatau è stata per molti anni caratterizzata da spettacolari esplosioni, facendo diventare questo luogo della Terra, una meta di curiosi ed appassionati che hanno relagato spettacolari riprese. E’ bene ricordare che l’Anak Krakatau è emerso dal mare nel 1927 sulle rovine del Krakatau, protagonista di una tremenda eruzione nell’ormai lontano agosto 1883. Le rimanenze del Krakatau circondano ancora oggi il nuovo cono vulcanico a testimonianza di un passato turbolento ed irrascibile.
In una zona geologicamente così instabile, un giorno qualcosa c’è, è tangibile ed è possibile osservarlo distintamente con i propri occhi, il giorno dopo non c’è più, divorato da quella stessa forza che è capace di distruggere e di creare al tempo stesso. Il Centro indonesiano per il contenimento dei disastri ha reso noto che il vulcano è ora alto 110 metri, non più 338 metri (rilevazione di settembre), mentre il suo volume ha perso 150-180 metri cubi di materiale rispetto al 22 dicembre scorso.
In queste nuove immagini, possiamo osservare la fisionomia di Anak Krakatau a seguito delle violente esplosioni freatiche avvenute nell’ultima decade di dicembre e culminate con la tremenda onda di maremoto che ha investito le isole nello stretto della Sonda. Attualmente pare che il vulcano abbia già cominciato una nuova ‘opera di ricostruzione’, depositando nuovi strati di lapilli e ceneri attorno al condotto magmatico.
Autore : William Demasi