Mai come quest'anno la primavera risulta gradita. Non se ne poteva più di freddo, pioggia e neve.
E' bastato un fine settimana soleggiato e con temperature gradevoli per trasformare i nostri lungomare e le spiagge in una due giorni quasi agostana. Niente bagno in mare (ovvio!), ma molta gente sdraiata, sotto i raggi di questo sconosciuto: il sole!
I nostri rilievi restano comunque ammantati di bianco. Il manto nevoso, specie sulle Alpi e l'Appennino centro-settentrionale resta cospicuo e non bastano di certo pochi giorni di mitezza per eliderlo.
Il disgelo però è iniziato. Negli ultimi due giorni, inoltre, la migrazione dell'alta pressione sul Mediterraneo ha stoppato le correnti fredde settentrionali che almeno garantivano il freddo nelle ore notturne, introducendo aria decisamente più mite ed umida. Le gelate, di conseguenze, sono quasi sparite non solo dalle pianure, ma anche a media quota.
La neve caduta in abbondanza sta cominciando a "mollare"; in alcuni casi i rivi ed i torrenti sono gonfi quasi come se fosse piovuto.
Il ghiaccio sta salendo di quota, a testimonianza dell'inevitabile avanzata della nuova stagione. La neve, fondendo, idrata in maniera ottimale il terreno e rimpingua a dovere le nostre falde imbrifere.
Le piogge primaverili, poi, daranno un ulteriore ricarico alle nostre riserve idriche, in vista della stagione estiva che in Italia quasi mai delude.
Sembrano lontanissimi gli inverni degli anni 90, quando la natura non conosceva nè la neve, nè il disgelo e tutto era avvolto da un'interminabile sequela di giornate tutte uguali, sotto l'egida dell'anticiclone di turno.
Benvenuta primavera...