Il vortice polare mi ricorda tanto la Mariele Ventre dello Zecchino d'Oro. Proprio come la brava e mai abbastanza compianta maestra di canto bolognese (ma di origini lucane) anche lui sarà un vero direttore d'orchestra con i suoi strumenti pronti ad esibirsi a seconda delle accelerate o delle frenate che vorrà impartire alla musica.
Si comincerà con un "andante con brio" e per l'Italia le conseguenze saranno complessivamente buone perchè entrerà in scena l'alta pressione.
Poi si proseguirà con un "lento ma non troppo" e qui per mercoledì 10 si profila l'entrata in scena di una nuova secca saccatura pronta ad abbracciare le Alpi sostenuta anche da una depressione al suolo che potrebbe dispensare nevicate a quote basse al nord e sulla Toscana e pioggia sul resto del Paese.
Dal 12 ecco il maestro cambiare ancora ritmo: "vivace, allegro" e qui subentrerà un temporaneo miglioramento perchè la corrente a getto potrebbe ripresentarci l'alta pressione e dunque una fase di intervallo soleggiata.
Infine da metà mese il vortice polare potrebbe rallentare vistosamente proponendo un lento quasi da sonno e in questo modo il grosso vortice che andrà a proporsi sull'Islanda potrebbe infilarsi nel Mediterraneo portando una severa fase di maltempo dalle caratteristiche invernali. Il condizionale però è d'obbligo.