00:00 8 Febbraio 2016

Il terribile vento di Palau, in Sardegna!

In una normale giornata estiva, la brezza di mare può raggiungere intensità notevoli ed essere paragonata ad un vero e proprio vento!

Percorrendo il litorale nord della Sardegna (da Castel Sardo fino a Porto Cervo), oltre allo splendido panorama ed alle stupende spiagge, si possono notare "giochi" di vento e di correnti davvero singolari, anche in piena estate.

In una normale giornata estiva, in prossimità del Golfo dell’Asinara (Sardegna nord-occidentale) il vento risulta quasi assente. Procedendo verso levante il vento aumenta, assumendo una componente da nord-ovest o da ovest. Arrivati a Capo Testa, il mare presenta già le "creste" al largo, mentre a Santa Teresa di Gallura e soprattutto a Palau, il vento è talmente forte, da dare quasi fastidio al fisico! Se si interpella una persona del luogo chiedendogli "Come mai qui c’è tanto vento?", la persona interpellata ti risponderà semplicemente "E’ normale. Il vento nasce qui!".

L’osservatore profano o il turista in cerca di sole e caldo non trova però particolarmente gradevole questa corrente fastidiosa, che fa piegare gli alberi e alzare la polvere da terra. Al mattino va decisamente meglio, mentre nel pomeriggio il braccio di mare che si diparte da Santa Teresa di Gallura a Palau si trova spesso sotto raffiche di vento occidentale anche sostenute.

Con il termine Bocche di Bonifacio si intende quello stretto budello di mare che separa il sud della Corsica dal nord della Sardegna. Se il vento soffia impetuoso in piena estate (quando c’è l’alta pressione) figuriamoci in autunno o in inverno, quando il Mare Nostrum si agita sotto forti raffiche di Maestrale.

In estate, la brezza marina ( che in zona è un vero e proprio vento) risulta esaltata quando la sinottica mediterranea è comandata dall’alta pressione delle Azzorre. In condizioni di alta pressione africana la brezza è egualmente presente, ma l’intensità e la durata risultano più ridotte.

Il forte vento che soffia nella zona di Santa Teresa e Palau in Sardegna trae origine da un processo fisico, chiamato effetto Venturi. Tale effetto mette in relazione la superficie attraversata da un fluido in funzione della sua velocità. Ricordiamo che l’aria, come l’acqua, è un fluido e si comporta quindi come tale.

Il vento di Maestrale, anche debole, che soffia ad ovest della Sardegna ha uno spazio areale molto vasto, in quanto non abbiamo impedimenti o montagne sulla zona.

In prossimità delle Bocche di Bonifacio, il medesimo vento ha uno spazio a disposizione molto ridotto. Diminuendo tale spazio, aumenta la velocità di propagazione del vento stesso. In poche parole, l’effetto Venturi ci dice che la velocità di spostamento di un fluido è inversamente proporzionale allo spazio su cui tale fluido si può spostare.

Di conseguenza basta che il nord-ovest della Sardegna sia interessato da una debole brezza occidentale in estate, che in prossimità delle Bocche di Bonifacio tale brezza venga elevata al rango di vento teso, con la zona di Palau a farne maggiormente le spese.

La strettoia indotta dalla presenza della Corsica a nord e della Sardegna poco piu a sud concentra il vento di Maestrale dentro questo budello. Al suo interno, quindi, si hanno velocità spaventose specie in inverno, indotte proprio dal poco spazio a disposizione che il vento ha per muoversi.

Autore : Paolo Bonino