00:00 27 Novembre 2007

Il tempo perfetto che…NON esiste

Considerazioni del nostro caporedattore Alessio Grosso.

Il tempo non farebbe più parlare di sè se si comportasse secondo le seguenti regole dettate dall’uomo:
-piogge frequenti ma non eccessive per tutti
-temperatura media del Pianeta stabile sui 15°C
-ghiacciai estesi come al termine della PEG, piccola età glaciale
-nessuna situazione siccitosa
-nessun uragano distruttivo
-nessun innalzamento del livello dei mari
-nessun nubifragio
-neve in abbondanza nel periodo invernale

Si tratta ovviamente di regole che non troveranno mai alcun riscontro nella realtà dei fatti e come tali dunque utopistiche.
Nessuno si rende conto di quanta sia complessa la macchina climatica.
Sorrido quando mi sento dire dalla gente comune: “avete i satelliti come si fa a sbagliare?”. La domanda non è neanche condannabile in sè. La profonda ignoranza in materia porta la gente a fare queste banali considerazioni come se comprendere l’evoluzione del tempo passasse solo da un’immagine satellitare.

Nessuno si rende conto di quanti miliardi di dati vanno elaborati per arrivare a prevedere anche una sola giornata sull’Europa.
Poche persone sono in grado di comprendere quale sia il meccanismo di una zona di alta pressione e quali conseguenze la sua presenza comporti sul territorio.
E’ tutta la disciplina a risultare ostica e così tra gli italiani e la scienza si costruisce un muro che poi si pretende di abbattere con picconate di luoghi comuni legati quasi tutto al ruolo dell’uomo cattivo che ha fatto “svalvolare” il tempo fino a renderlo incattivito e capriccioso.

Diceva Churchill che una bugia ha fatto il giro del mondo prima che la verità si sia infilata gli stivali. Niente di più vero. Oltretutto qui le bugie si sono trasformate in verità di fede e guai a mettere in discussione questi dogmi che dipingono l’uomo al timone del clima, infrangi lo “scientifically correct” e vieni messo all’indice.
Tutto questo mi fa veramente paura.
Autore : Alessio Grosso