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Il tempo della settimana prossima: analisi comparata

Nessuna alta pressione in vista per l'Italia, ma condizioni di instabilità dettate da circolazioni differenti a seconda delle elaborazioni. In questa sede prenderemo in considerazione il modello americano, inglese e canadese.

In primo piano - 29 Aprile 2014, ore 10.59

L'alta pressiona latita. Beh, non facciamone un dramma visto che siamo in primavera. Ci sarà tempo per la stabilità e il caldo nel periodo estivo; per il momento si resta sotto condizioni di estrema variabilità che si manifesteranno anche nel corso della prossima settimana.

Questa mattina i tre modelli principali presenti in rete danno visioni contrastanti, ma nessuno vede un solido dominio anticiclonico sulla nostra Penisola. La giornata presa come riferimento è mercoledì 7 maggio.

Iniziamo con il modello americano. Da questa elaborazione si nota la presenza di una saccatura (in verità abbastanza blanda) che potrebbe condizionare il tempo delle nostre regioni settentrionali e centrali.

I fenomeni annessi non sarebbero intensi, ma comunque presenti soprattutto in prossimità delle zone montuose del centro-nord.

Il meridione invece si troverebbe sotto condizioni meteo decisamente migliori, magari non del tutto serene, ma comunque senza precipitazioni rilevanti.

Come spesso succede nelle previsioni a medio e lungo termine, il modello inglese vede una situazione quasi opposta rispetto al collega americano.

Secondo questa elaborazione, il centro nevralgico dell'instabilità non sarebbe l'Europa occidentale, bensì il Mediterraneo orientale.

Le regioni maggiormente interessate da nubi e precipitazioni sarebbero quelle meridionali e del medio-basso Adriatico, ma con risvolti instabili anche lungo tutte le zone interne durante il pomeriggio. In pratica, si tratterebbe di una situazione con correnti settentrionali abbastanza fresche e con l'alta pressione sbilanciata più ad ovest.

La terza elaborazione che prendiamo in considerazione riguarda il modello canadese. L'elaborato si avvicina maggiormente alla tesi del modello inglese, ma i toni instabili sono più accesi.

Una conca di bassa pressione sarebbe presente sull'Europa orientale; anche l'Italia sarebbe interessata dalle correnti settentrionali di ritorno, con tempo molto instabile specie in Adriatico e al sud.

L'alta pressione si posizionerebbe in sede inglese, dove invece secondo il modello americano ci sarebbe il fulcro del maltempo.

Come potete vedere, la situazione è ancora aperta e passibile di cambiamenti. Nei prossimi giorni faremo il punto.

 

 


Autore : Paolo Bonino

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