Quando alcuni giorni orsono vi avevamo prospettato in diversi articoli di approfondimento il netto calo dell'indice AO, quello che ci mette al corrente di quanta forza possiede il vortice polare in sede artica, avevamo anche sottolineato che non era certo cosa dovesse accadere ma che qualcosa sarebbe certamente accaduto.
Ora con il senno di poi i modelli deterministici, ossia le comuni carte sinottiche utilizzate quotidianamente per il nostro lavoro previsionale, ci sono arrivati e mostrano quello che potrebbe accadere.
La corda dei flussi atlantici al momento piuttosto lanciata, tenderà a rallentare predisponendo l'atmosfera a impostare flussi disposti maggiormente secondo i meridiani. Lungo questo letto ondulato, le correnti ci infileranno un bel sacco depressionario originatosi in zona canadese e lo lanceranno verso l'Europa.
Il blocco arriverà a destinazione a partire da giovedì 25 marzo e potrebbe incagliarsi proprio a cavallo dell'Italia a causa dell'azione destabilizzante imposta dall'arco alpino. L'aria mite che precederà il complesso sistema di perturbazioni tutto intorno allo Stivale, fornirà energia cinetica che provvederà ad alimentare nubi e precipitazioni ma non solo.
L'aria fredda che seguirà a breve giro di posta sfrutterà questa componente dinamica per produrre ulteriore instabilità. Quest'ultima potrebbe sfociare in episodi convettivi, ossia in temporali, con rovesciamento dell'aria fredda dalle quote superiori e conseguente abbassamento delle quote neve sulle nostre montagne. Sulle Alpi i fiocchi potrebbero ricomparire intorno ai 1000 metri proprio nel weekend delle Palme.
La situazione mostra diverse sfaccettature interessanti e da seguire con attenzione. Non vi resta che rimanere sulle nostre pagine per conoscere in anticipo tutti i capricci di questa neonata primavera nel periodo più dinamico dell'anno.