00:00 20 Settembre 2016

Il passaggio INSTABILE della prossima settimana; quante le probabilità di successo?

Una nuova depressione sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo e dell'Europa entro l'inizio della prossima settimana? Possibile ma non ancora certo. Al vaglio le ipotesi più probabili.

Compare dal cilindro una nuova depressione indirizzata ai settori occidentali dell’Europa e del Mediterraneo tra lunedì 26 e mercoledì 28 settembre. Un sistema frontale oceanico piuttosto organizzato porterebbe già dal prossimo weekend (sabato 24 – domenica 25) un cambiamento sensibile delle condizioni atmosferiche sul Regno Unito, la Penisola Iberica ed il nord della Francia. Una volta giunto a ridosso dei settori centrali d’Europa, come sempre la situazione si complica e gli esiti finali della manovra restano ancora afflitti da un notevole margine di incertezza. Diciamo che se nelle previsioni calcolate ieri, lunedì 19 settembre, sembrava che questa perturbazione dovesse andare in frontolisi una volta affacciata al Mediterraneo, gli aggiornamenti odierni, soprattutto da parte del modello americano contemplano un’evoluzione assai differente ma comunque dagli esiti ancora poco chiari nelle reali conseguenze sul tempo atmosferico italiano.

In sintesi, possiamo riassumere tre diverse soluzioni previsionali nel periodo compreso tra lunedì 26 e mercoledi 28 settembre, cerchiamo adesso di riassumervele in tre punti separati, con la speranza di essere quanto più chiari possibile:

La prima soluzione, quella forse più probabile resta lo scenario pronosticato quest’oggi dal modello europeo, la nostra perturbazione andrebbe infatti in frontolisi in prossimità dei settori occidentali europei, senza apportare alcun significativo cambiamento delle condizioni atmosferiche sul nostro territorio nazionale che continuerebbe ad essere interessato da una figura d’alta pressione. 

La seconda soluzione vedrebbe la nostra perturbazione avanzare verso i settori centrali d’Europa, "rallentando" in corrispondenza della Francia e dei settori centro-occidentali del Mediterraneo. L’evoluzione successiva condurrebbe alla genesi di un "cut-off", cioè di un minimo chiuso di bassa pressione reso tale da un rinforzo dell’anticiclone sull’oceano Atlantico. Inevitabile sarebbe il taglio dei rifornimenti d’aria fredda diretti alla depressione stessa ed il suo conseguente sprofondamento verso le latitudini meridionali d’Europa. Un cambiamento del tempo potrebbe manifestarsi sulle regioni del nord e su quelle centrali tirreniche, più colpita potrebbe essere la Sardegna. 

La terza soluzione, quella al momento meno probabile; un passaggio "alto", sostenuto dalla corrente a getto nella sua evoluzione verso est, riguarderebbe con un forte peggioramento delle condizioni atmosferiche le regioni centrali e settentrionali d’Italia, forti temporali ed infine un nuovo calo della temperatura.

Seguite gli aggiornamenti.

 

Autore : William Demasi