00:00 29 Aprile 2013

Il nord Italia è a mollo…

Aumentano gli stati depressivi, migliorano un po' le forme allergiche.

Quando sale aria caldo-umida dall’Africa in primavera e si genera un contrasto con le masse d’aria più fresche che si insinuano dall’ovest del Continente, è abbastanza normale che vengano a generarsi precipitazioni particolarmente abbondanti, specie laddove l’orografia le facilita, cioè a ridosso dei rilievi.

Le alluvioni primaverili sono abbastanza frequenti, sia pure non come quelle autunnali, e procedendo verso la stagione estiva, tali eventi vanno a localizzarsi principalmente lungo le Alpi, ma non risultano affatto scongiurati.

Le precipitazioni abbondanti durante il periodo primaverile certo non sono una novità per il nostro territorio, ma soprattutto per il settentrione, seguono una stagione invernale altrettanto piovosa ed a tratti nevosa e un autunno molto generoso in termini di pioggia, a cominciare addirittura dalla fine di agosto.

Per questo gli abitanti del nord possono contare i giorni soleggiati ormai sulle dita di una mano e molte stazioni stanno facendo segnare dall’inizio dell’anno oltre il doppio se non addirittura il triplo delle precipitazioni che generalmente si verificano tra l’inizio dell’anno e la fine di aprile.

Questo tempo sicuramente incide sull’umore della popolazione e specialmente su quello dei nostri bambini, che più di tutti patiscono questo buio ormai completamente fuori stagione, perchè non si tratta da un buio da temporale, che dura poco, ma intere giornate uggiose, in un periodo dell’anno in cui invece i parchi sono notoriamente affollatissimi.

Cosa dire poi dell’agricoltura? I coltivatori diretti saranno disperati perchè lavorare i campi ed ottenerne una resa in questo periodo è davvero un’impresa.

Va un po’ meglio per coloro che soffrono di allergia: questo tempo costantemente piovoso impedisce alla vegetazione di "esprimere" la propria fioritura, che risulta dunque un po’ soffocata. I pollini, peraltro ancora non nella fase di maggior dispersione area, non riescono a prendere il volo.

Certo, prima o poi il sole arriverà, ma se le premesse per maggio sono quelle di una prosecuzione della fase instabile, forse non tutto il male verrà per nuocere, almeno per ciò che concerne queste patologie, eccezion fatta per l’atmosfera turbolenta che precede eventuali situazioni temporalesche, quella disperde nell’area gli agenti irritativi.

Autore : Alessio Grosso