00:00 6 Marzo 2013

Il maltempo investe l’Italia: c’è rischio di alluvioni lampo?

Tanto temuti in Italia, anche per via dei gravi problemi di dissesto idrogeologico cui possono accompagnarsi, si possono verificare naturalmente anche in altri Paesi e con effetti talvolta ben peggiori.

 Cos’è un alluvione lampo? Il termine che deriva dall’inglese "flash flood", indica un evento precipitativo particolarmente violento e solitamente circoscritto ad una zona ristretta di territorio. In Italia è un fenomeno molto temibile, anche a causa della ben nota situazione di dissesto del nostro territorio.

Un alluvione lampo può anche essere un temporale che scarica su una certa località quantitativi di pioggia eccezionali: in un’ora può accumularsi anche la pioggia che normalmente cadrebbe in 3 mesi. Un alluvione lampo può anche essere causata da una perturbazione che rimane bloccata nella sua evoluzione a causa di un blocco anticiclonico a valle. Un altro caso può verificarsi quando un flusso molto umido di origine nord-africana investe una catena montuosa liberandovi in blocco la sua instabilità latente. Il caso drammatico delle Cinque Terre (foto in alto) ne è un esempio.

Anche la situazione attuale vede la Liguria sotto il tiro di precipitazioni particolarmente abbondanti, tuttavia la fase iniziale del peggioramento dovrebbe salvare la regione da rischi particolari. All’interno infatti cadrà la neve almeno per le prime 12 ore, tutto volume d’acqua tolto ai terreni e ai torrenti.

Come vedete i casi sono molti, così come molti sono solitamente i danni cui andiamo incontro durante il verificarsi di tali eventi. Ma le alluvioni lampo sono prerogativa solo italiana? Naturalmente no. Nel video allegato vi abbiamo documentato le conseguenze di una alluvione lampo occorsa in America.

Questa breve sequenza, che ritrae l’impotenza delle Forze dell’Ordine americane davanti al disastro di una alluvione lampo, la dice lunga sulla violenza dei fenomeni temporaleschi che si abbattono nella stagione estiva su alcune zone del nord America. Qui siamo ad Oklahoma City.

Autore : Luca Angelini