00:00 2 Gennaio 2018

Il MALTEMPO dell’Epifania: differenze questa mattina tra il MODELLO EUROPEO e AMERICANO

Questa mattina i due BIG della meteo differiscono sulla posizione della depressione che farà seguito all'affondo perturbato sull'Europa occidentale.

Dopo la fase molto mite e variabile che ci accompagnerà fino al giorno 5 gennaio, gli occhi sono puntati sul periodo dell’Epifania.

Questa mattina si notano differenza di vedute tra il modello europeo e americano, vediamo di commentarle…

La prima mappa mostra la situazione prevista dal MODELLO AMERICANO per le ore centrali della giornata in parola.

L’affondo depressionario viene visto molto ad ovest e l’alimentazione fredda nord atlantica non sarebbe all’altezza per mantenere turgido l’impianto perturbato. Ne deriverebbe un minimo basso, all’altezza delle Baleari con pochi coinvolgimenti della nostra Penisola.

Arriverebbero comunque piogge al nord-ovest e neve sulle Alpi, poi anche sulla Sardegna e il Tirreno, ma l’impianto depressionario scadrebbe come prestanza e turgidità. Questa ipotesi comunque non è gettonata da nessun’altra elaborazione e ha bassa probabilità di realizzarsi.

Molto più interessante la tesi del MODELLO EUROPEO e ancor più del MODELLO CANADESE, che a seguire contempla un’invernata di altri tempi.

Notate la posizione più a nord della depressione rispetto all’americano…oltre ovviamente ai geopotenziali. L’impianto è simile, ma la saccatura manterrebbe una buona turgidità e sarebbe in grado di determinate piogge intense al nord e sul Tirreno, unitamente a nevicate abbondanti sulle Alpi in un contesto anche più freddo.

La tesi del modello europeo risulta al momento la più probabile in quanto contemplata da tutti i quadri ens degli elaborati. Nei prossimi giorni faremo il punto alla luce delle prossime emissioni modellistiche.

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Autore : Paolo Bonino