Se la Penisola Italiana fosse completamente pianeggiante, senza la minima asperità montuosa, il lavoro del previsore sarebbe sicuramente più facile. Ogni perturbazione passerebbe sulla nostra verticale con qualsiasi corrente e scaricherebbe il suo carico di pioggia in maniera abbastanza lineare su tutto il territorio.
La situazione reale, invece, risulta alquanto più complessa, anzi possiamo affermare senza mezzi termini che la meteorologia italiana è strettamente legata all'orografia del territorio che ci circonda.
In Italia, difatti, abbiamo le Alpi e gli Appennini, autentiche barriere che madre natura ci ha fornito. Queste due catene montuose rendono la previsione assai elaborata e varia sul nostro Paese.
Una corrente aerea può scaricare molta pioggia su un versante e lasciare completamente a secco zone relativamente vicine ad esso. Si parla, perciò, di correnti favorevoli o sfavorevoli (dal punto di vista pluviometrico) per le nostre regioni.
Se la corrente è "sfavorevole", in una determinata area può non cadere nemmeno una goccia di pioggia anche in seno a transiti perturbati frequenti.
Vediamo nel dettaglio quali sono le principali correnti che nel corso dell'anno interessano l'Italia e quali regioni risultano più o meno esposte ad esse.
Se la corrente portante arriva da SUD, gran parte dell'umidità del Mediterraneo viene convogliata verso nord, in direzione delle nostre regioni settentrionali. Liguria centrale, Lombardia, est Piemonte e nord-est sono le regioni che risultano maggiormente battute dalla pioggia in questi casi. In autunno sono frequenti anche i nubifragi, mentre sulla Liguria si attivano temporali marittimi intensi.
Con il SUD OVEST, il discorso cambia poco, ma i fenomeni risultano maggiormente decentrati ad est: Liguria centro-orientale, Lombardia, Toscana e nord-est in genere. Il Piemonte resta spesso in ombra pluviometrica, fatta eccezione per le zone del Verbano, Biellese e Alessandrino/Novarese.
La variante W-SW invece mette a rischio nubifragi la Toscana e la Carnia, mentre il resto del settentrione ha in genere piogge poco significative.
Se la corrente arriva da OVEST, le zone maggiormente battute dalle precipitazioni sono la Toscana, l'Umbria occidentale, il Lazio e la Campania. Sulla Toscana e sulla Campania non sono infrequenti nubifragi e temporali intensi nel periodo autunnale.
Con il NORD-OVEST, le cumulate piovose maggiori si spostano ovviamente verso sud. Campania, ma soprattutto Calabria Tirrenica e Messinese sono le zone maggiormente interessate dalle precipitazioni in questo caso.
Con il NORD si salta dal Tirreno all'Adriatico: Puglia, Molise, Lucania, Abruzzo e nord Sicilia. In genere si tratta di aria poco umida, quindi le precipitazioni non sono quasi mai a livello di nubifragio.
Con il NORD EST sono le Marche, l'Abruzzo, il Molise, la Lucania e l'Umbria orientale le regioni più esposte, mentre con l'EST vengono interessata anche la Romagna, il Veneto e parte della Lombardia.
Infine, con il SUD EST, piogge persistenti interessano il Piemonte e il Ponente Ligure. Se è presente una depressione sul Centro Italia anche il nord-est è interessato da piogge copiose, segnatamente Veneto, Friuli, Trentino ed est Lombardia.