00:00 1 Marzo 2012

Il gioco delle anomalie: a chi tutto…e a chi niente!

Manca ancora tempo, ma anche il prossimo peggioramento sembra ricalcare le dinamiche di quelli che l'hanno preceduto: molta pioggia al sud, poche gocce al nord.

Quello che vi proponiamo è lo schema che hanno seguito le correnti durante la stagione invernale appena conclusa.

La cosa curiosa è che non si tratta di una reanalisi di una situazione passata; la figura proposta è un quadro tendenziale per la fine della settimana prossima. Ovviamente, manca ancora molto tempo, ma gira e rigira, la natura sembra ripercorrere sempre gli stessi scenari.

Al largo della Penisola Iberica è presente da oltre tre mesi un blocco di aria calda e stabile, in continua rigenerazione.

Viceversa, tra il Mediterraneo centro-orientale e la Penisola Balcanica è presente un "pozzo", dove le termiche e la pressione si presentano più basse rispetto alle zone circostanti.

Questo "buco" si comporta da polo attrattore nei confronti dell’aria fredda che arriva dalle alte latitudini. In poche parole, ogni volta che una colata fredda decide di muoversi verso sud, finisce irrimediabilmente attratta dal "pozzo balcanico" esattamente come una pallina che finisce in un buco.

Quali conseguenze? Beh, il nord invoca a gran voce la pioggia e spera che all’inizio della settimana prossima qualche depressione possa temporaneamente mettersi in posizione favorevole al fine di garantire un richiamo umido sufficiente.

Il meridione, invece, non ne può più. Tra piogge, vento forte, temporali e mareggiate, il sud Italia conta spesso i danni causati dalla depressione di turno, che con rigida perseveranza si piazza sempre nello stesso punto.

Insomma, a chi tutto…e a chi niente!

Quando cambierà questa situazione? Anomalie di questo tipo sono molto difficili da scalzare. Bisognerà aspettare che la primavera "resetti" la situazione in corso. Un valido aiuto ci verrà dal sole, che nei prossimi mesi sarà sempre più forte e potrebbe "asciugare" l’anomalia negativa presenta tra il sud Italia e i Balcani. In questo modo, forse, la situazione cambierà in maniera radicale.

Autore : Paolo Bonino