00:00 2 Gennaio 2006

Il gelicidio di fine anno nella MARSICA

Dopo una settimana di bel tempo (che va dal 18 al 25 dicembre) in cui si sono avute temperature molto basse, con minime oscillanti attorno ai -7°c (punte di -10° al Telespazio ed Avezzano e -20° a Campo felice) e massime che non hanno superato gli 0°c, il giorno di Natale ha visto concretizzarsi la prima giornata di gelicidio.

NATALE 2005
Dopo una minima di -4°C, ad un’ iniziale nevicata, il giorno della Natività del Signore ha visto pioggia e temperatura in risalita ma che, non riuscendo a superare gli 0°, ha permesso all’ acqua di congelare al suolo. L’evento non è stato tanto rilevante rispetto a quello seguente del giorno 31.

Difatti dopo 2 giorni di neve (direi molto buona, addirittura la mattina del 30 ha nevicato con -6°) con accumuli che nella parte occidentale della Marsica hanno toccato il mezzo metro, il 31 si apre con una minima di -5°C registrata alle 1:30 della notte. In seguito il cielo si è coperto.

La mattina seguente il cielo si presentava bianco panna e con una temperatura di -2° sembrava pronto a scaricare neve. Ma così non è stato. Ha iniziato subito a piovere, l’acqua insieme ad una nebbia fittissima ha cominciato a ghiacciare su tutte le superfici. Le siepi di lauro, così come tutte le piante a foglie sempre verdi, si sono distese al suolo, appesantite dalla neve e dal ghiaccio.

I cedri come tutte le conifere hanno assunto l’ aspetto di coni bianco ghiaccio. Alcune strade secondarie sono diventate piste da pattinaggio. La sociètà autostrade si è vista costretta a chiudere entrambe le autostrade dei parchi A24 e A25, ma purtroppo il peggio era già accaduto: tremendo incidente tra il casello di Celano e quello di Piscina con 5 vittime.

Se non ci fossero stati i nuovi guardrail, installati pochi mesi fa’, credo che le vittime sarebbero state a centinaia, poiché l’incidente è avvenuto su di un ponte.

La stessa autostrada è stata da me percorsa in direzione Pescara verso le 19, appena riaperta, per recarmi al solito veglione di fine anno. E credo di aver capito cosa possa aver indotto gli sfortunati automobilisti al disastro. Verso le 19 ad Avezzano c’ era ancora un grado sottozero sempre con pioggia e nebbia fitta (tipica condizione dell’inversione termica), le stesse condizioni che c’ erano sull’ autostrada fino al casello di Pescina. Subito dopo, arrivati al valico di Carrito (850 metri circa), la nebbia spariva e la temperatura saliva a +8°!!

Dunque credo che venendo da Pescara, con le simili condizioni, nessuno sarebbe stato in grado di intuire che in poco più di 500 metri di percorso la temperatura sarebbe potuta precipitare di 9° rendendo il fondo completamente ghiacciato.
Il racconto si conclude dicendo che il gelicidio è durato fino alle 5 del mattino del primo giorno del nuovo anno, poi un leggero rialzo termico ha permesso un lieve scioglimento del ghiaccio, ma conclusione ancora più importante è dire che quando ci si mette in viaggio bisogna sempre informarsi sulle condizioni meteo e del traffico, e ricordarsi che se non nevica non vuol dire che il fondo non sia ghiacciato.
Autore : Fabrizio Lombardi