Dopo un'interminabile sfilza di perturbazioni al centro-sud, con il nord Italia ai margini, la situazione ora diverrà perturbata quasi per tutti.
Le cronache si sono ampiamente occupate dei disastri avvenuti in Calabria ed in Sicilia, in seno al transito dell'ultima perturbazione alle basse latitudini mediterranee.
Attualmente l'ultimo fronte della serie sta impegnando nuovamente il centro-sud, dove la situazione nelle zone sopra citate potrebbe ulteriormente aggravarsi.
Da mercoledì però la situazione dovrebbe in parte cambiare. Il cambiamento sarà nello spazio piuttosto che nella sostanza: perturbazioni sono state...e perturbazioni saranno! Nessuna alta pressione all'orizzonte, tanto per capirci.
Per farla breve, il flusso delle correnti piovose dovrebbe alzare il tiro ed interessare anche le regioni settentrionali ad iniziare già dalla giornata di mercoledì.
Il fronte successivo, quindi, dovrebbe passare più alto. Piogge di un certo peso sono attese sulle coste liguri, il nord della Sardegna, in trasferimento poi verso il nord-est e le regioni centrali.
La quota neve tenderà ad alzarsi, ma qualche fiocco sarà ancora possibile al mattino sulla pianura piemontese.
Nevicate di un certo peso saranno presenti sull'Appennino Ligure centro-occidentale e sulle Alpi Marittime a quote superiori a 500-600 metri in media.
Neve ovviamente anche su tutto l'arco alpino, sopra i 300-400 metri su quello occidentale, 700-900 metri su quello orientale.
Come anticipato poco sopra, il fronte investirà poi le regioni centrali, ma la quote neve qui sarà relegata sopra i 1400-1500 metri in media. Rovesci sono attesi tra la sera e la notte su giovedì lungo le coste della Toscana e del Lazio.