La creatività della mente umana corre sempre più a ruota libera su quello che sta ormai diventando il tema del secolo, avendo ormai superato di gran carriera anche gli improbabili scenari delle futuristiche conquiste spaziali che venivano rappresentate dalla fervente immaginazione umana negli anni'70, quelle che hanno alimentato l'ispirazione di registi e sceneggiatori per realizzare opere cinematografiche indimenticabili come "Guerre Stellari" o "E.T."
Tra le varie pubblicazioni incentrate sul clima spicca un recente studio coordinato dalla University College di Londra il quale ha dimostrato che tra l'anno mille e il diciannovesimo secolo tutti i conflitti sono stati causati dall'impatto delle variazioni climatiche sull'Uomo. L'indagine mette in relazione le oscillazioni di temperatura intercorse tra il 1400 e il 1900 in Europa e quelle tra il 1000 e il 1900 in Cina ad eventi catastrofici come guerre, epidemie e repentini cali demografici. La conclusione ci proporrebbe la teoria che con climi freddi la probabilità di guerre possa raddoppiare, tuttavia la realtà dei fatti quotidianamente appresa da giornali e televisione parrebbe smentire seccamente queste supposizioni.
Una recensione decisamente più folcloristica ci perviene da un articolo pubblicato su Permalink il quale dibatte su uno studio condotto da una associazione senza scopo di lucro (apparentemente) denominata Progetto 2012. Prendendo spunto dai calendari Maya sono state intessute teorie, naturalmente catastrofiche, che prevedono per il 21 dicembre del 2012 un improvviso rallentamento dell'asse di rotazione terrestre il quale si fermerebbe addirittura per 72 ore per poi ripartire in senso inverso.
Ovviamente il clima subirebbe imponenti e repentine modifiche a causa della diversa elongazione del giorno e della notte, dell'inverno e dell'estate secondo il noto meccanismo della precessione degli equinozi che avviene ogni 26000 anni circa. La relazione, anche se implicitamente, si svincola però dai comprovati studi scientifici in merito e va sempre a parare sulla nota leggenda del calendario Maya e precisamente sulla parte che conteggia i "long count", lunghissimi periodi, l'ultimo dei quali terminerebbe appunto il 21 dicembre del 2012 con una sorta di super-capodanno.
Se in un primo momento possiamo rimanere turbati da una tale elucubrazione, di sicuro potremmo addirittura rimanere esterrefatti pensando che il 31 dicembre 2007 terminerà anche il calendario della Ferilli. Il mondo si fermerà? Forse, ma la fantasia, quella sicuramente no.