00:00 2 Luglio 2018

I TEMPORALI al nord: dove risulteranno più violenti?

Correnti incrociate e convergenze.

La violenza del temporale non deriva solo dalla rilevanza del contrasto termico tra masse d’aria di origine diversa ma dall’eventuale convergenza tra le correnti poste alle varie quote.

Ad esempio per martedì 3 luglio si prevede un richiamo di correnti umide da ESE sul catino padano e un flusso di correnti più secche e leggermente più fresche da ovest, tale da favorire la formazione di temporali serali a ridosso dei rilievi. 

Le montagne infatti garantiscono un sollevamento forzato delle masse d’aria umide che poi trovano nella divergenza in quota l’assist per trasformarsi un nubi torreggianti a sfondo temporalesco.

In un secondo tempo, cioè nel cuore della notte, i focolai, trasportati dalle correnti in quota mediamente nord-occidentali, potranno coinvolgere marginalmente anche parte delle zone pianeggianti.

Tra mercoledì sera 4 e giovedì 5 invece la corrente orientale al suolo potrebbe perdere importanza, mentre si andrebbe a realizzare una convergenza tra correnti discendenti da nord e da sud lungo la Valpadana centrale, accompagnate da una rotazione delle correnti in quota da SW, quindi in grado di assicurare una maggiore vorticità ciclonica.

Questo sarebbe il secondo "trenino temporalesco" in grado di trasportare i fenomeni dal nord-ovest verso il Triveneto nel corso di giovedì, almeno secondo l’ultima emissione del modello americano.

In seguito le correnti tornerebbero a virare da nord-ovest a tutte le quote, riportando aria secca e stabilità.

IN SINTESI
-i temporali più violenti potrebbero verificarsi martedì sera tra alto Piemonte, alto Lombardia, poi Lombardia centro orientale, Veneto e alto Friuli.

-tra mercoledì sera 4 e giovedì 5 luglio mattina sul catino padano poi Venezie.

Tale previsione andrà affinata in base ai successivi aggiornamenti, poiché sulla tempistica vi è divergenza con il modello europeo.

 

Autore : Alessio Grosso