I SOLFATI e il clima: come lo stanno influenzando?
Ancora molto contraddittorie le ipotesi degli scienziati sugli effetti delle sostanze inquinanti.
I solfati sono liberati dalla combustione di materiali fossili e fungendo da nuclei di condensazione avrebbero un effetto raffreddante sul territorio, riflettendo la luce solare.
Ma la riduzione dei combustibili ad alto contenuto di zolfo, al fine di limitare i danni chimici all’ambiente, sta attenuando gli effetti benefici di questo raffreddamento, lasciando campo libero all’azione riscaldante dei gas serra.
Il solfato dimetile, prodotto dalle alghe oceaniche, e utile alla causa dei nuclei di condensazione, sarebbe invece l’unico in forte incremento grazie agli scarichi industriali e di prodotti ferrosi, nutritivi per le alghe, nei fiumi e nei mari.
La cosa sta passando quasi inosservata ma potrebbe interagire con altri fenomeni, innescando reazioni a catene difficilmente prevedibili come l’aumento dell’intensità degli uragani…
I dubbi restano.
L’aumento della temperatura ha comunque liberato molto vapore che è condensato in nubi, facendo sensibilmente aumentare la copertura nuvolosa dei nostri cieli, soprattutto durante la notte.
La conseguenza è stata la riduzione dell’escursione termica: temperature minime più alte, massime diurne lievemente più basse.
Indubbiamente una sorta di compensazione c’è ma non tutte le nubi si comportano nello stesso modo: le nubi cirriformi riescono a limitare sempre più il raffreddamento notturno ma solo in modesta parte il riscaldamento diurno.
Autore : Alessio Grosso