Col passare delle ore, di aggiornamento in aggiornamento, i centri di calcolo cominciano ad intravedere con più chiarezza le prime serie avvezioni calde della stagione sul Mediterraneo. Nulla di straordinario al momento, ma quantomeno un po' di vivacità in più in ottica estiva, quantomeno per concedere una tregua dopo tanti acquazzoni, tanti temporali e tante grandinate che hanno causato non pochi problemi su molte regioni.
Dopo la forte perturbazione di metà Giugno, di cui vi abbiamo ben parlato in questo articolo, ci sarà un altro periodo di incertezza e inaffidabilità che ci accompagnerà a ridosso della terza decade di Giugno. Giunti a questo punto potremmo vivere la tanto attesa fase più stabile e calda.
L'anticiclone africano potrebbe riaffacciarsi sul Mediterraneo, inglobando gran parte della penisola, specie le regioni del centro e del sud. Sia il modello americano GFS che il canadese GEM concordano su questa calda evoluzione.
Ma quanto potrebbe far caldo? Ciò che più è indispensabile al momento è proprio la stabilità e le probabilità che possa davvero concretizzarsi sono discrete. Naturalmente in presenza dell'anticiclone africano è chiaro che la colonnina di mercurio punterebbe verso l'alto, andando a superare agevolmente le medie tipiche del periodo. Il modello americano GFS propone senza dubbio un'ondata di caldo degna di nota, con temperature di circa 5-10°C superiori alle medie del periodo tra 23 e 24 Giugno.
Ma ci teniamo a sottolineare che si tratta solo di una ipotesi a lunga scadenza, che certamente sarà rivista e rianalizzata. La media degli scenari, che consiste nella previsione matematicamente più probabile, mostra anomalie molto più contenute, di appena 2-3°C superiori alle medie.
A proposito della media degli scenari, è evidente una timida ripresa dell'anticlone africano nel corso della terza decade. Un segnale molto importante per una ripresa, reale, della stabilità.