00:00 11 Giugno 2014

Guasto sull’Italia: analisi comparata

Canadese e americano optano per un interessamento soprattutto del centro-nord; il modello inglese invece è leggermente più orientale e propende per un interessamento di tutta la Penisola. Il punto della situazione.

Il guasto del tempo che abbiamo seguito negli ultimi giorni su carte e modelli risulta ormai molto probabile.

Tutte le elaborazioni vedono un tracollo dei geopotenziali in area mediterranea e conseguente arrivo di temporali e aria più fresca su molte regioni nel prossimo week-end.

L’analisi comparata tra modelli che vi proponiamo oggi non sottintende dubbi sull’evoluzione, ma ci serve per capire quale potrebbe essere la reale traiettoria delle correnti fresche che scenderanno sull’Italia.

Ieri prevaleva la tesi orientaleggiante delle stesse, oggi invece sembra più probabile un interessamento del nord Italia e parte della Francia, stante una minor invadenza dell’alta pressione posta più ad ovest. Il giorno preso come campione è domenica 15 giugno.

La prima cartina inquadra la previsione del modello americano valida per la giornata in parola.

Secondo questa elaborazione, il nocciolo instabile si collocherebbe tra il nord Italia, il sud della Germania e l’est della Francia. A farne maggiormente le spese sulla nostra Penisola sarebbero le regioni centro-settentrionali. Il merdione verrebbe interessato in maniera più marginale dai fenomeni e dal calo termico, segnatamene le regioni estreme.

Una perfetta collimazione con il modello americano è presente questa mattina nella previsione elaborata dal modello canadese. La giornata è sempre quella di domenica 15 giugno.

Le due corse non sono sovrapponibili, ma poco ci manca: centro e nord Italia nel mirino di temporali anche di una certa intensità, con annesso calo delle temperature.

Le regioni meridionali sarebbero interessate meno dal passaggio instabile ed avrebbero fenomeni più locali e transitori.

 

Qualche piccola divergenza si nota oggi tra le maglie del modello inglese.

Come anticipato poco sopra, il guasto risulta confermato, ma la traiettoria dell’aria fresca, secondo questo elaborato, sarebbe leggermente più orientale rispetto ai due modelli precedenti.

Così facendo, i fenomeni temporaleschi e il calo delle temperature sarebbero presenti su tutta l’Italia, anche sulle regioni meridionali.

Al momento riteniamo più probabile la tesi americana e canadese. Nei prossimi giorni vedremo se confermare o smentire questa tesi, anche se il peggioramento risulta ormai quasi certo.

 

Autore : Paolo Bonino