Non sono poi troppi i margini di cambiamento concessi quest'oggi dalla previsione deterministica del modello europeo, sono variazioni sottili ma tuttavia degne d'essere menzionate, poichè sino alla giornata di ieri, martedì 20 settembre, l'avvento di questo passaggio instabile sul suolo italiano non era neanche minimamente contemplato dalla previsione di questo modello ma di cosa stiamo parlando esattamente?
Nel prossimo futuro una nuova figura di bassa pressione dalle origini nord-atlantiche, dovrà purtroppo relazionarsi (facendo "a botte") con una forte ingerenza dell'alta pressione delle Azzorre sui settori occidentali d'Europa.
Questo stesso anticiclone favorisce in queste ore lo scivolamento di una piccola figura di bassa pressione verso i settori meridionali del Mediterraneo, secondo uno schema che sarebbe destinato ad esserne ricalcato nelle dinamiche e nell'evoluzione anche da quelli che sono gli aggiornamenti odierni messi in luce dal modello europeo proprio con l'inizio della prossima settimana.
Il regista a muovere le pedine dell'atmosfera sarebbe sempre lui, l'anticiclone delle Azzorre, sempre in gran forma ad occupare in modo stabile la Penisola Iberica e l'ovest della Francia. La nostra perturbazione sarà inizialmente sostenuta da una trama barica piuttosto organizzata anche al suolo, nel suo progredire verso l'Europa, dovendo scontrarsi con l'alta pressione, il nostro corpo nuvoloso andrà poi in contro ad un processo di frontolisi.
Sopraggiunto nelle primissime ore di lunedì 26 a ridosso dell'Italia, ritroveremo soltanto una flessione modesta delle altezze geopotenziali alle quote superiori. A questo punto della storia, trovandoci ormai lungo il fianco orientale dell'anticiclone, l'impulso d'instabilità scivolerebbe piuttosto rapidamente dalla Francia al settentrione e poi giù sino ai settori di basso Mediterraneo.
Secondo questo aggiornamento dovremo aspettarci un salto del nord-ovest e dei settori alto tirrenici, qualche precipitazione di passaggio al nord-est nella seconda parte di lunedì 26 settembre, poi nuovamente una parentesi ben assestata di instabilità diretta al Mezzogiorno d'Italia e sulle adriatiche.
Persisterebbero condizioni atmosferiche fresche e ventilate su tutto il Paese.
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Seppur ridotto ai minimi termini, un passaggio instabile tra lunedì 26 e martedì 27 settembre viene adesso intravisto anche dalla previsione del modello europeo ECMWF. Alla luce di questo aggiornamento, vediamo nel dettaglio le dinamiche del passaggio e le sue possibili conseguenze sul suolo italiano.
In primo piano - 21 Settembre 2016, ore 12.00
Autore : William Demasi
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