00:00 13 Febbraio 2014

Guardate: da lui dipenderà la fine di febbraio

Stiamo parlando di quel blocco di aria gelida che sovrasta il comparto russo-finlandese: Fino a -50°C alla quota di 5.500 metri! Riuscirà mai ad arrivare da noi un siffatto bolide?

 Tutto l’inverno racchiuso in quel nocciolo di aria gelida, addirittura più velenoso di quello che permane quasi stazionario da settimane dall’altra parte dell’emisfero, sul comparto canadese. Osservate la mappa in figura: si riferisce alla sinottica più probabile prevista per il giorno 23 febbraio prossimo.

Ora, se il lobo canadese del vortice polare si è reso pietra angolare dell’andamento meteo-climatico sull’Europa e sull’Italia, condizionando pesantemente quasi tutto l’inverno, quello russo-finlandese potrebbe metterci lo zampino nella fase di congedo della stagione, sempre che alcuni tasselli vadano al loro posto.

In primo luogo pensiamo che, quand’anche si ergesse un anticiclone a fungere da scivolo, quel blocco di aria freddissima difficilmente arriverà sino a noi e, semmai lo facesse (probabilità non superiori al 5%) certamente si diluirà talmente tanto strada facendo, che alla fine potrebbe innescare solo una modesta fase di freddo invernale, quella che da qualche giorno alcuni modelli ci propongono.

In concreto l’evoluzione più probabile vede un braccio di ferro tra le correnti atlantiche, a spingere verso levante quel mostro di ghiaccio, e il lobo siberiano del vortice polare, che alla fine preferirà non sprecare troppe energia a contrastare l’Atlantico, così da potersi sfogare sull’estremo oriente europeo.

Così, l‘ultima decade di febbraio, potrebbe portare sull’Italia qualche refolo di aria fredda, giusto per ricordarci in fallimento dell’inverno, mentre su Russia e Medio Oriente potrebbe aversi un’ondata di gelo di particolare severità.

Dopo di questo la stagione potrà davvero chiudere i battenti; siamo sicuri che l’Europa sarà il primo continente a dare il benvenuto alla primavera. Ci auguriamo tutti che almeno la nuova stagione faccia il suo corso regolare perchè, al di la di tutto, è questo di cui il nostro territorio e la nostra salute hanno bisogno.

 

Autore : Luca Angelini