00:00 10 Febbraio 2017

GROSSO: “l’inverno finisce davvero male, si guarda a marzo…”

Tradizionale intervista settimanale ad Alessio Grosso.

REDAZIONE: le potenzialità spaventose di questo febbraio, con quella configurazione decisamente invernale presente sull’Europa all’improvviso si è inceppata.
GROSSO: si, ha quasi dell’incredibile quanto si è verificato in questi giorni. Di colpo da una configurazione che avrebbe potuto regalare molta neve e anche freddo, si sta passando e si passerà ad una situazione quasi insulsa, che definire marzolina è quasi un complimento. In pratica è come se il tempo si fosse accorto di averla fatta grossa e tornasse su scenari barici molto più prudenti, in linea con il nulla atmosferico che ha spesso caratterizzato gli ultimi inverni.

REDAZIONE: dunque per l’ultima decade di febbraio inverno in naftalina ormai…
GROSSOsi si non accadrà nulla di eclatante, in un contesto termico decisamente troppo mite per la stagione; scenari per cui la popolazione di coste e pianure penserà davvero che la primavera sia arrivata in anticipo.

REDAZIONE: e marzo confermerà tutto questo?
GROSSO: non è detto, anche se ci sono state stagioni molto simili a queste con inverni finiti precocemente e mai più ripresi, nemmeno con colpi di coda, nel 2011 addirittura scoppiò un’estate precoce in aprile.

REDAZIONE: sembrano lontani certi fine febbraio con la neve o quelle prime metà di marzo addirittura con bufere tardive, pensiamo ad esempio al 2010…
GROSSO: non penso sia un problema di mancanza di freddo perché abbiamo visto sull’est europeo che cosa può accadere quando le ondate di freddo si ripetono a più riprese, penso sia più che altro in atto una graduale modifica delle circolazioni atmosferiche che abbiamo studiato sui libri di testo e vissuto in parte sulla nostra pelle ormai diversi anni fa.
 
REDAZIONE: insomma la neve in pianura sul Tirreno e in Valpadana in modo serio potrebbe non tornare?
GROSSO: non necessariamente, in questa fase gli incastri perché ciò avvenga stanno diventando complicati, ma la grande assente degli ultimi 15 anni è soprattutto la mancanza di penetrazione di aria fredda dalla Valle del Rodano, che portava anche la neve in Toscana giusto per fare un esempio, una situazione ormai diventata molto rara.

Qui quello che accadde nel marzo del 2011:
 

Autore : Redazione di MeteoLive.it