00:00 27 Maggio 2020

GROSSO: “l’estate non fallirà nel Mediterraneo portando ottimismo”

Tradizionale intervista settimanale ad Alessio Grosso.

REDAZIONE: Grosso, si è detto più volte che l’estate servirà da freno al coronavirus permettendoci di ritrovare un po’ di ottimismo per il futuro.
GROSSO: molti virologi, tra cui Crisanti, hanno fatto notare un legame tra le condizioni estive legate a caldo asciutto e all’attività di molti all’aria aperta con una diminuzione di molte infezioni virali, non solo di quella legata al covid, ma più in generale delle influenze, dei raffreddori e dunque, seguendo questa logica il virus dovrebbe allentare ulteriormente la morsa, almeno sino ai primi di ottobre.

REDAZIONE: e dopo?
GROSSO: dopo c’è da temere che il ritorno a scuola, un maggiore assembramento per il lavoro, la riapertura di cinema, discoteche, le tante ore di buio e le mutate condizioni climatiche possano far riemergere questo "spettro", ci sarà soprattutto molta inevitabile psicosi, perché torneranno a colpirci normali raffreddori, forme influenzali o parainfluenzali e gastro intestinali, come del resto avviene ogni anno. Il tempo potrebbe aiutarci mantenendosi stabile o mite ma prima o poi, anche la stagnazione dell’aria non fa certo bene alla salute e le piogge accoppiate al vento, oltre che utili al territorio, serviranno ad attenuare la concentrazione di sostanze inquinanti, ma nello stesso tempo potrebbero veicolare le famigerate droplets in aria umida, specie negli ambienti chiusi. Ipotizzo già un po’ di isterismo e angoscia, specie tra le mamme, più che legittimo del resto, non possiamo farci nulla.

REDAZIONE: ma siamo sicuri che l’estate farà il suo dovere e il suo caldo?
GROSSO: statisticamente non c’è motivo di temere che l’estate fallisca proponendo condizioni autunnali precoci e prolungate, anzi è più facile credere alle solite reiterate ondate di calore e lì bisognerà stare attenti a non abusare dei condizionatori, perché non si conosce ancora esattamente quanto possano incidere sull’eventuale ridiffusione del virus, molti giurano di no, addirittura alcuni li considerano di aiuto a mantenere l’aria sana, altri ancora hanno opinioni diametralmente opposte, specie laddove c’è abuso e li si tiene a temperature eccessivamente basse. Per trovare estati fallimentari bisogna risalire ad esempio a porzioni di stagione del 2000, del 2002 e del 2006, al giugno del 2013, ma alla fine le contiamo sulle dita di una mano.

REDAZIONE: l’esordio di giugno però potrebbe risultare spiccatamente variabile?
GROSSO: anche questo rientra nella normalità un po’ "turbolenta" dell’inizio della stagione estiva. Il flusso perturbato atlantico riesce ancora a farsi strada verso le basse latitudini e determina temporali, cosa che difficilmente invece si verifica nel successivo mese di luglio.

REDAZIONE: lei si congederà per un po’ da MeteoLive, tornando da settembre.
GROSSO: si mi occuperò comunque sempre di meteorologia in ambito aziendale, tornerò presto, ammesso ma non concesso che questo interessi i lettori:-)

 

Autore : Redazione di MeteoLive.it