00:00 26 Febbraio 2019

GROSSO: il clima europeo soffre di “anticiclonite” acuta ma…

Tradizionale intervista settimanale ad Alessio Grosso.

REDAZIONE: l’inverno è ai titoli di coda a livello meteorologico. Che stagione è stata?

GROSSO: una stagione che ha promesso molto e mantenuto molto poco, rispetto alle potenzialità che aveva mostrato. Ricorderemo giusto l’irruzione fredda di inizio anno, la nevicata al nord di venerdi 1° febbraio e questa ondata di freddo al sud di fine febbraio, ma soprattutto l’inopinata, clamorosa invadenza dell’anticiclone nel mese di febbraio che ha deturpato ed annichilito la stagione, dove comunque il freddo, soprattutto notturno, non è mancato.

REDAZIONE: e adesso torneremo alla normalità?

GROSSO: con gradualità probabilmente si. Nel senso che ci sono segnali incoraggianti da parte delle correnti atlantiche che sembrano in grado di abbassarsi di latitudine e di proporre alcune precipitazioni nel corso della prima decade di marzo. Non bisogna però cantar vittoria troppo presto quando certe anomalie si manifestano in modo tanto invasivo.

REDAZIONE: questa prova di forza dell’anticiclone nel mese di febbraio può essere invece il segnale di anomalie più severe tra la primavera e l’estate?

GROSSO: qualche volta lo è stato, come ad esempio accadde nel 2003, ma altre volte no. Anche nelle stagioni invernali peggiori di sempre del passato poi le stagioni successive seguirono spesso andamenti abbastanza regolari, anche se l’estate non ha quasi mai tradito, soprattutto negli ultimi anni, dove la presenza dell’anticiclone è stata a volte così debordante da sembrare senza fine. 

REDAZIONE: potrà ancora nevicare in pianura?

GROSSO: sino ad aprile gli episodi nevosi in pianura sono statisticamente possibili ed anche relativamente frequenti sul nostro Paese. Ricordiamo certe Pasque nevose in Appennino, ma anche con fiocchi prossimi alle pianure al nord e nelle zone interne del centro ma anche del meridione. Dunque i ritorni invernali su Alpi ed Appennino avvengono anche in piena primavera. Ricordo che dopo una stagione invernale molto difficile, nel 1999 la neve cadde abbondante sulle Alpi a più riprese sino al 18 aprile e sciò sino alla festa della Liberazione.

REDAZIONE: anche nei prossimi anni l’inverno potrebbe essere caratterizzato da queste pesanti anomalie pressorie?

GROSSO: è altamente probabile, tuttavia dicevamo la stessa cosa anche sul finire degli anni 90, quando sembrava che in inverno non volesse più nevicare, invece poi sono arrivate anche alcune stagioni cariche di fiocchi e qualche volta di freddo. Anche in tempi di global warming potrà dunque certamente capitare una stagione più favorevole di altre, soprattutto se l’indice NAO dovesse portarsi su valori leggermente negativi e il vortice polare si mostrasse poco performante.

Autore : Team di MeteoLive.it