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Global Warming: spicca un dato in netta controtendenza, vi sveliamo quale

Dopo molto tempo, abbiamo un dato in controtendenza sul Global Warming, tuttavia è una misurazione che va presa con una certa cautela, in quanto non è affatto indicativa sull'andamento della temperatura globale terrestre nel lungo periodo.

In primo piano - 28 Agosto 2018, ore 11.40

Una vasta anomalia fredda è presente ormai da diverso tempo sul continente antartico, laddove vengono stimati scarti negativi della temperatura sino a -4°C rispetto alla media climatologica 1980-2010. Soggetto di studio già da diverso tempo, i ricercatori stanno cercando di capire quali siano i fattori che stanno contribuendo a preservare questo luogo della Terra in una condizione così fredda, nonostante il Global Warming incalzante. In questi ultimi giorni l'anomalia di segno negativo è risultata così vasta da riuscire addirittura a compensare le anomalie di segno positivo su scala globale. Gli ultimi giorni di agosto segnano infatti un'inversione di tendenza, con una temperatura di -0.03K inferiore alla media climatica del trentennio 1980-2010. 

Un dato significativo. 

Alla fine di luglio 2018, in un punto ben preciso della calotta glaciale antartica, attraverso accurate misure satellitari è stato registrato il valore assoluto di freddo per l'Antartide, con una temperatura di -97.8°C. In queste condizioni sarebbe impossibile la vita per un tempo maggiore di pochi istanti, sarebbe impossibile persino respirare.

Dall'altra parte del mondo, sull'emisfero boreale, le cose stanno andando in modo diverso; qui lo scarto medio delle temperature rispetto alla media di riferimento 1980-2010, segna +1,578K. E' probabile che questo grande calore ancora presente alle latitudini artiche, sia da attribuire al trasporto di acqua calda in eccesso dalle correnti marine verso la fascia polare. A sua volta, questo processo da vita ad un fenomeno ben noto agli studiosi col termine di amplificazione artica.

L'accumulo costante di nuovo calore sull'Artico, amplifica lo scioglimento dei ghiacciai perenni, agevolando l'assorbimento delle radiazioni infrarosse da parte del terreno. Calore che genera altro calore, incrementando l'ablazione dei ghiacci artici soprattutto durante il periodo estivo. 

Anche in questo caso però, abbiamo un dato in controtendenza rappresentato dalla mole di ghiaccio sulla Groenlandia che quest'anno ha segnato una ripresa significativa ed inaspettata. 


Autore : William Demasi

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