00:00 1 Luglio 2014

Ghiacciai artici 2014: il bilancio è meno drammatico del previsto

Uno sguardo allo stato di salute del nostro patrimonio artico all'inizio della stagione estiva 2014.

Diversi mesi di intensa attività zonale dell’inverno 2013-2014, hanno avuto il loro tornaconto positivo; le masse d’aria molto fredda di origine polare sono infatti rimaste confinate alle alte latitudini per gran parte della stagione fredda. Tutto questo ha determinato una sostanziale conservazione delle masse ghiacciate proprio al di sopra del Polo Nord geografico. In questo settore dell’emisfero infatti, lo spessore della calotta polare ha raggiunto livelli ragguardevoli, rappresentando così una nota positiva sulla salute dei nostri ghiacciai il cuo merito va proprio alla particolare circolazione atmosferica che ha caratterizzato l’inverno passato a livello emisferico.

Non dappertutto il bilancio rispetto al 2013 è stato positivo; a livello europeo ritroviamo infatti alcuni importanti deficit negativi che segnano una nuova inversione di tendenza rispetto ai recuperi avuti nell’anno precedente. In questo frangente infatti, proprio la grande compattezza del Vortice Polare invernale ha esposto i settori settentrionali europei all’azione dell’aria molto mite di provenienza zonale occidentale. Una vasta alitata d’aria tiepida che estendendosi sino alla Russia settentrionale ha qui determinato una stagione invernale estremamente mite.

Ne sono risultati alcuni importanti deficit negativi d’estensione artica, concentrati proprio in sede russa. Su questo settore dell’emisfero la massa ghiacciata presenta una considerevole riduzione sia nell’estensione complessiva, sia nello spessore. In linea generale l’avvio della stagione estiva presenta comunque un comportamento vicino alla normalità climatica del periodo.

La persistenza di alcune importanti masse d’aria fredda al di sopra della regione polare, agevolano la preservazione della calotta ghiacciata nelle sue porzioni più centrali. Al contrario le coste settentrionali russe sono ancora ora soggette ad un processo di disgelo piuttosto importante.
 

Autore : William Demasi