Dal 31 ottobre al 4 novembre è successo qualcosa di importante nell'area del polo nord. Nonostante il brevissimo lasso di tempo è già visibile una buona ripresa dei ghiacci, con l'anomalia negativa che è passata da 3 milioni di Km quadrati a 2 milioni di Km quadrati...
Certo, sempre notevole, ma sono cmq buone notizie.
Intanto alle più alte quote stratosferiche il Vortice Polare appare compatto, con isoipse concentriche.
Ci sono segnali di stratcooling tipico di questo periodo, con disturbi(warming) per ora assenti.
Ciò potrebbe deporre a favore di improvvisi riscaldamenti stratosferici(il VERO ASSO nella manica di quest'inverno) in relazione allo studio effettuato dai fisici Baldwin e Dunkerton circa l'anomalia negativa del NAM(north annulare mode).
Riscaldamenti che potrebbero manifestarsi a fine dicembre con rapido collassamento del VP a latitudini temperate ed intense ondate di gelo(ne riparleremo ovviamente).
A livello troposferico è invece presente un COSTANTE disturbo dinamico in area atlantica ed è possibile notare una potente ellitticizzazione del Vortice polare collocabile intorno all'11-12 novembre in direzione dell'est europeo con la nostra penisola al margine di tale configurazione a causa dell'invadenza dell'HP oceanico.
Nel lungo termine (15-20novembre) si scorge la possibilità di un dislocamento del VP in direzione dell'artico russo-siberiano con calo dei geopotenziali nell'area mediterranea a lasciar intendere una possibile fase piovosa di stampo atlantico ma derivante sempre e cmq da ondulazioni marcate del getto.