00:00 29 Settembre 2009

Ghiacci artici: e se il peggio fosse passato?

Dopo le preoccupanti serie negative dei primi anni 2000, in primo luogo quella più grave dell'estate 2007, ora il trend dell'estensione della banchisa artica appare in inquivocabile ripresa.

Che il peggio sia passato nessuno lo può affermare ma neanche smentire. Fatto sta che ad un’occhiata attenta ai grafici che ci pervengono, la situazione della nostra cara calotta glaciale artica sembra fuori pericolo, almeno per il momento.

Certo, dopo la lunga serie di estati negative, dopo aver inanellato record consecutivi di ablazione, qualcuno si aspettava forse di vincere facile, affermando l’ormai completa depauperazione della preziosa riserva d’acqua dolce del nostro emisfero. Così non è. La natura dunque smentisce chi non ha l’umiltà di capire il passato prima di prevedere il futuro.

Abbiamo ormai da poco passato il picco minimo stagionale, che solitamente si manifesta dopo le vicende estive, con un risultato soddisfacente. Il trend estivo, forse il più delicato a causa del sottile strato di ghiaccio giovane che si è riformato dopo la distruzione del 2007, ha mostrato a conti fatti un altro alto in avanti.

Naturalmente siamo ancora sotto quanto emergeva dalla media degli ultimi 30 anni, con un ammanco totale di circa 1 milione di kmq, tuttavia, rispetto al 2007, abbiamo recuperato la metà del disavanzo e puntiamo a recuperare alcora qualcosa, se gli elementi ce lo permettono. Quali elementi?

Anzitutto l’andamento del’attività solare, la quale viaggia di pari passo con questa inversione di tendenza. Ma come è possibile che ci troviamo di fronte ad una ripresa quando gli oceani hanno mostrato anomalie termiche votate ancora al caldo?

La serie di reazioni e controreazioni che legano oceani e atmosfera forse incidono meno di quanto non lo faccia il bilancio totale di radiazione che, seppur infinitesimale, è comunque una valida forzante sulle distese glaciali. In altre parole, e lo potremo appurare solo tra alcuni anni quando il parallelismo tra Sole e ghiacci cambierà di fase, la nostra attenzione andrà posta senz’altro sull’importanza che assume la nostra Stella sul trend imposto alle più importanti sentinelle del clima: i ghiacci polari appunto.

In altre parole dunque non siamo qui a trarre conclusioni, ma solo a divulgare quello che è un dato di fatto, alla luce di quello che vi diranno a questo proposito e che sempre più spesso risulta un pilotato e chiaro ribaltamento della realà.
Autore : Luca Angelini