00:00 24 Febbraio 2014

GELO eccezionale negli States: tra giovedì e venerdì la resa dei conti

Attese temperature fino a -35°C soprattutto sul settore centro-orientale del Canada e sugli Stati orientali degli USA, mentre la neve tornerà a imbiancare numerose grandi città, comprese New York e Washington.

 Tra tutte le ondate di gelo che si sono susseguite nel corso di questo incredibile inverno in nord America quella che prenderà il via giovedì 27 febbraio ha sicuramente qualcosa di eccezionale. Dall’analisi delle carte emisferiche si nota infatti un totale disassamento della circolazione polare al di sopra dei cieli canadesi, quasi come se il Polo Nord geografico si sia spostato al di sopra della Baia di Hudson.

Come mai ancora una volta tutto quel gelo sulle stesse zone? Per la persistenza di un pattern sinottico particolare, noto come "Alaska Ridge", ovvero una banda anticiclonica di blocco particolarmente tenace che da qualche mese si rinnova sull’estremo est del Pacifico, a ridosso delle coste californiane, con asse che risale poi appunto fino all’Alaska.

Su tutto il comparto occidentale del nord America infatti possono ben dire di non aver visto l’inverno, sia per via di temperature particolarmente miti, sia per la perdurante situazione siccitosa, come quella che flagella in particolare la California.

Ebbene, questo anticiclone, alimentato probabilmente anche dalle temperature superficiali del Pacifico (indice PDO) va a minare nell’intimo il tessuto del vortice polare, causando un fuori asse del lobo principale che va dunque a stazionare in forma quasi permanente sui settori centro-orientali del Nuovo Continente.

Morale: ondata di gelo dai connotati spettacolari. L’isoterma di -35°C che si distende come una lama di ghiaccio fino a quote poste intorno a 1200-1300 metri, la -20°C che invece sfiora addirittura le pianure. Città come Montreal, Toronto e Quebec avranno di che battere i denti tra giovedì 27 e venerdì 28, osservate le mappe in figura!

Nel prossimo fine settimana sono attesi valori termici mediamente fino a 15°C al di sotto della media stagionale su almeno 30 Stati! Inoltre i Blizzard, le classiche tempeste di neve, saranno senz’altro condimento d’obbligo in molte grandi città, non solo canadesi, ma anche statunitensi, come Chicago, Boston, ma anche New York. Neve attesa anche a Washington.

Insomma al di là dell’oceano la primavera meteorologica incalza ma il generale non si smentisce e non concederà nulla. Forse solo a fine marzo o addirittura ad aprile i cugini d’oltre oceano potranno dire di esserne usciti, per poter tirare le somme su una stagione che è ormai entrata nella storia del clima mondiale.

Autore : Luca Angelini